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Una bottiglia incendiaria è stata trovata nel cantiere di Vibo Valentia della cooperativa CooperPoroEdile di Rombiolo e una testa di animale è stata fatta trovare nel cortile di casa del vice presidente della stessa Cooperativa. A rendere noti i due atti intimidatori è Legacoop che in una nota sottoliena come: «A seguito dei gravi atti intimidatori verificatisi la notte scorsa ai danni della cooperativa CooperPoro Edile di Rombiolo la Presidenza nazionale di Legacoop con Legacoop Calabria, esprime piena solidarietà e vicinanza a tutti i soci ed agli amministratori della cooperativa e, in particolare, al vice presidente, Mario Stefano Pata, oggetto delle minacce di stampo mafioso».
«A distanza di una settimana da un analogo episodio subito dalla cooperativa .o.l.e. di Rossano – prosegue la nota – Legacoop rileva con preoccupazione il ripetersi di attacchi nei confronti di realtà cooperative che costituiscono un importante strumento di partecipazione e gestione associata di impresa, ed una preziosa risorsa per l’occupazione e per la tenuta socio-economica del territorio. È importante ribadire che nelle cooperative come la Cooper.Po.Ro Edile di Rombiolo, non c’è grande ricchezza ma risposta lavorativa. Tutti i lavoratori sono soci, non esiste l’imprenditore singolo, ma persone che si sono associate per trovare una risposta al bisogno di lavoro e gestiscono un patrimonio che tramanderanno a nuovi soci lavoratori e alle nuove generazioni».
«Con la preoccupazione che tali episodi possano ripetersi, minacciando l’incolumità e la serenità di tanti lavoratori – conclude la nota – la Presidenza di Legacoop nazionale e regionale confida pienamente nel lavoro investigativo delle forze dell’ordine, auspica un pronto ripristino della legalità e della sicurezza pubblica sul territorio calabrese, e rinnova il suo totale sostegno ai soci e ai lavoratori della cooperativa ed alle loro famiglie».

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