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Pareggio senza gusto allo stadio Ceravolo tra Catanzaro e Matera, su un campo in cui era difficile anche solo riuscire a stare in piedi. I giallorossi di casa, così, incamerano il loro secondo punto della stagione ma, nonostante l’ingaggio di Morello (entrato ad inizio ripresa), confermano la loro poca dimestichezza con la porta avversaria. I lucani forse hanno risentito più del dovuto il fascino del Ceravolo ed il blasone che ancora circonda il Catanzaro, visto che hanno osato molto meno di quanto possibile, accontentandosi della divisione della posta quando con un po’ più di coraggio avrebbero anche potuto fare bottino pieno.
Nel deserto dell’impianto catanzarese, con la squadra di casa letteralmente abbandonata da quello che una volta era considerato un pubblico particolarmente caloroso e con gli ospiti seguiti da cinque spettatori, le due squadre si predispongono con gli schieramenti previsti alla vigilia. Ze Maria opta infatti per le due punte di ruolo lanciando Beha dal primo minuto accanto a Puntoriere con Morello in panchina. Dall’altra parte Cadregari (squalificato, in panchina è andato il suo secondo Tarroni) non abiura il 4-3-3 adattandolo però, in fase di non possesso palla, in un più coperto 4-5-1 con le due ali Alassani e Ancora pronti a ripiegare sulla linea mediana, affidando le chiavi del gioco al capitano Logrieco ed il peso dell’attacco alla torre Del Sorbo.

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