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Non si parlerà della bomba alla Procura generale di Reggio Calabria negli interrogatori cui saranno sottoposti i quattro presunti affiliati alla cosca Serraino che sono stati arrestati ieri nell’operazione contro il gruppo criminale reggino ed ai quali sono stati notificati gli avvisi di garanzia per l’intimidazione del 3 gennaio scorso. A condurre gli interrogatori nei confronti di Antonino Barbaro, Felice Lavena, Ivan Valentino Nava e Nicola Pitasi saranno i pm Giuseppe Lombardo e Marco Colamonaci, che faranno riferimento soltanto ai reati contestati ai quattro per le attività criminali della cosca Serraino.
Questo perchè, fanno rilevare ambienti della Dda di Reggio Calabria, gli accertamenti istruttori sull’attentato alla Procura generale di Reggio Calabria devono essere gestiti esclusivamente della Dda di Catanzaro. Si tratta, riferiscono le stesse fonti, di due inchieste diverse che, per questo, devono essere condotte separatamente e nel pieno rispetto delle competenze. La Dda di Reggio Calabria ha provveduto a trasmettere tutti gli atti urgenti compiuti nell’immediatezza dell’attentato a quella di Catanzaro, che li ha approfonditi, acquisendo una serie di elementi che hanno portato all’emissione delle informazioni di garanzia per l’intimidazione ai quattro affiliati alla cosca Serraino. Atti cui si sono aggiunti successivamente quelli riguardanti le altre intimidazioni compiute ai danni del procuratore generale di Reggio Salvatore Di Landro.

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