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«Sin dalla sua nascita nel 1988 – si legge in una nota del sindacato Cisl di Cosenza – l’associazione onlus ed il centro intitolato alla giovane Roberta Lanzino, scomparsa prematuramente per mano di barbari, ha lavorato con competenza e passione per dare voce alle donne che non ne avevano, vittime di soprusi e violenze, rappresentando nel contesto calabrese una esperienze unica di solidarietà ed impegno civile.
Il Centro, che ha ospitato numerose iniziative della CISL, ha svolto in questi anni un lavoro qualificante di accoglienza e rifugio delle donne in difficoltà, promuovendo ricerche, studi, iniziative formative, dando protezione e sicurezza, favorendo i processi di reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Apprendiamo con rammarico – è scritto – che il sogno di Roberta (nella foto) si è infranto contro il muro di una politica che è stata finora poco sensibile e incapace di comprendere il grande lavoro che le operatrici specializzate del Centro hanno svolto in questi anni, dando risposte a centinaia di richieste di rifugio ed accoglienza di donne che avevano subito violenza.
Come Cisl, siamo consapevoli che l’attuale situazione di bilancio degli Enti Locali è caratterizzata da mille criticità. Ci sentiamo di rivolgere un appello accorato, – continua la nota – affinchè le Istituzioni locali, in primis il Comune di Cosenza, attraverso anche il supporto di Provincia e Regione, esprimano la netta volontà politica di sostenere le attività dell’associazione, reperendo risorse per sostenere il Centro, affinchè una delle esperienze più positive del terzo settore e dell’associazionismo calabrese possa continuare a vivere».

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