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“TRA L’AVIGLIANO calcio e l’Associazione il “Mio Potenza” è in sviluppo un accordo per un eventuale progetto sportivo ad ampio raggio, ed allo stesso non partecipa nessun altro investitore/imprenditore e le finalità ed i contenuti saranno resi noti a lavori ultimati”. Nino Pomarico (nella foto) e Nicola Mecca, in maniera diciamo congiunta, nella loro qualità di responsabili dell’associazione e dell’Avigliano, chiariscono (anche se nessuno lo aveva chiesto espressamente) i fini della conferenza stampa tenuta a fine gara nel centro potentino nella quale il dirigente aviglianese aveva chiaramente parlato di : «voci che non stanno nè in cielo, nè in terra» e di «una serie di contatti con i quali vogliamo verificare se esistono le condizioni per mettere in piedi il nostro progetto».
“Visto che le dichiarazioni rese dall’Avigliano Calcio PZ, sono state interpretate ad uso e costume dagli organi di stampa è doverosa una puntualizzazione in merito”, è scritto in una nota stampa. scusate, ma cosa c’era da fraintendere? Come al solito sono sempre i giornalisti a travisare le cose, perchè – nessuno vuole scontentare gli aviglianesi e i potentini, ma ci sono solo buoni propositi per un futuro calcistico. Ma se le premesse sguazzano nell’incertezza, nel mistero, nel detto e non detto, allora non c’è da stare allegri.
Si finisce proprio per non rendere leggibile un libro che al contrario meriterebbe di essere scritto a stampatello.
Quasi che si voglia tenere nascosto quello che si fa: titolo ad Avigliano, trasferimento a Potenza, contribuiti, ingressi in società, progetti ambiziosi. Cova tutto sotto la cenere, nemmeno fosse una riunione carbonara per sovvertire l’ordinamento dello stato. Smentite, rinvii, precisazioni. E che sarà? Ah già, la solita telenovela che non finirà mai.

IL NOSTRO RESOCONTO PUBBLICATO L’8 OTTOBRE
IL RISULTATO è tutto in quella che i protagonisti hanno definito “una stretta di mano tra gentiluomini”. Di quelle vincolanti, quindi. L’incontro avvenuto mercoledì sera ad Avigliano tra i dirigenti della locale società e alcuni esponenti dell’associazione Il Mio Potenza ha generato un accordo. Che deve essere ancora ufficializzato, ma si può già intravvedere nei suoi tratti generali come svela Nino Pomarico, referente dell’azionariato popolare. “La nostra assemblea lo scorso 24 settembre ha deliberato a maggioranza che la prima strada da seguire per riportare il calcio che conta in città era il trasferimento del titolo dell’Avigliano. L’alternativa sarebbe stata puntare sull’Atletico Potenza, che però l’Eccellenza la deve ancora conquistare”. Di qui il succo del discorso, con le sue articolazioni: “l’Avigliano può puntare alla serie D sia sul campo, sia per l’alto punteggio che gli sarà assegnato a livello nazionale nella griglia per gli eventuali ripescaggi; seguire questa strada ci farebbe risparmiare un anno – continua Pomarico – ma la nostra idea è tentare una sintesi con gli amici dell’Atletico, una sorta di fusione per creare un nuovo soggetto societario nel capoluogo”. Pomarico rivela anche una clausola non secondaria dell’accordo: se nella prossima stagione sia l’Avigliano che l’Atletico Potenza dovessero trovarsi in Eccellenza, il progetto farebbe riferimento non più al titolo da trasferire ma ovviamente – a parità di categoria – quello già presente in città. Nel caso invece l’Atletico dovesse rimanere in Promozione e l’Avigliano nel massimo campionato regionale, avverrebbe comunque il trasferimento del titolo nel capoluogo per garantire a Potenza, in ogni caso, almeno un titolo di Eccellenza. L’intesa sarebbe quindi su tre fronti, anche se nessuno dell’Atletico si è espresso. Da Avigliano invece giungono conferme dall’attuale ds, Nicola Mecca. “E un progetto in divenire – dichiara il dirigente – che ufficializzeremo a breve non appena ce ne saranno le condizioni. L’Avigliano ha già un buon organico e per il momento andrà avanti senza nuovi innesti, poi all’apertura del mercato si vedrà”. Eccoci al punto. Partendo dall’obiettivo condiviso di fari rinascere prima possibile una società con qualche prospettiva a Potenza, la scelta di salire sul treno in corsa dell’Avigliano può avere una sola ragione: puntare alla promozione in D, preferibilmente sul campo. Ma anche per ambire al ripescaggio serve un campionato di vertice. Significherebbe come detto guadagnare un anno, senza aspettare (ragionando in pura teoria) che l’Atletico vinca prima il campionato di Promozione, poi quello di Eccellenza. C’è una finestra di mercato dal primo al 17 dicembre nella quale, se il discorso fila, bisognerebbe rinforzare l’Avigliano per tentare la scalata diretta. Servono soldi, e neanche pochi. L’associazione Il Mio Potenza – il cui attivismo va comunque lodato – che potenzialità economiche mette sul piatto? O c’è dietro qualche imprenditore? Attendiamo l’ufficialità dell’intesa per capirne qualcosa di più, ma è il caso di giocare a carte scoperte.

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