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Quindici minuti di terrore sotto la minaccia di una pistola. Doveva essere un momento di tenerezza e intimità, ma per la coppia di ventenni si è trasformato in un incubo. I fatti si sono svolti nella pineta di Giovino, una zona lungo il tratto di mare di Catanzaro, prima delle 23,20 di ieri sera, quando è scattato l’allarme. La ragazza è stata violentata da un rumeno di 31 anni, Ciceu Ion Gheorghe, che è stato poi riconosciuto dalle vittime.

I FATTI
Secondo la ricostruzione della polizia di Stato, il romeno ha notato la coppia appartata in auto e dopo aver aperto improvvisamente lo sportello, ha puntato contro i due una pistola, risultata poi un giocattolo ma senza il tappino rosso e quindi all’apparenza identica ad un’arma vera.
Dopo essersi fatto consegnare le chiavi dell’auto e il telefono cellulare, ha tirato fuori dall’auto la ragazza di 20 anni, e l’ha violentata a poca distanza. Il ragazzo non sarebbe intervenuto perchè, secondo gli investigatori, era terrorizzato dalle minacce di morte ricevute dal romeno. Dopo la violenza il romeno si è fatto consegnare il denaro in possesso del ragazzo, tre banconote da venti euro, ed è fuggito riconsegnando ai due il telefono cellulare e le chiavi dell’automobile.
I due giovani sono rimasti come bloccati, hanno raccontato i poliziotti nel corso di una conferenza stampa che si è svolta questa mattina in Questura, alla presenza del capo della Mobile, Rodolfo Rubertio, del vice Angelo Paduano, e del responsabile del Commissariato di Lido, Giacomo Cimarrusti. La giovane coppia sarebbe rimasta paralizzata dalla crudeltà con cui l’uomo ha agito e da quella pistola puntata contro.
Sul posto dopo la segnalazione dei ragazzi, sono giunti gli uomini del Commissariato di Lido e gli agenti della squadra Mobile che hanno avviato le indagini. Sono stati controllati alcuni personaggi noti alle forze dell’ordine, i dipendenti di un circo che si trovava nelle vicinanze, quindi è stata notata una roulotte parcheggiata nell’area della pineta.
È qui che la polizia ha trovato il rumeno, in Italia con un visto turistico dal 2009. Il trentunenne è risultato domiciliato proprio nella roulotte e svolgeva l’attività di custode di un chiosco. L’uomo è stato tratto in arresto e davanti alla polizia avrebbe anche ammesso qualcosa, ma la sua posizione è ora al vaglio del pubblico ministero Alberto Cianfarini. Per la coppia, che con la denuncia immediata ha permesso di individuare il rumeno, è stato un incubo che difficilmente potrà essere cancellato. La ragazza è stata sottoposta ad una visita che ha confermato la violenza.

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