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Due scosse di terremoto sono state avvertite questa mattina dalla popolazione in provincia di Catanzaro. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano al momento danni a persone o cose. Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il primo evento sismico è stato registrato alle ore 7.21 con una magnitudo di 4.1.
L’epicentro è stato localizzato in una zona compresa tra Catanzaro e Soveria Simeri, a 35 chilometri di profondità. Nell’ambito dello sciame sismico in corso nella provincia di Catanzaro, una nuova replica è stata avvertita dalla popolazione – riferisce la Protezione civile – nelle località prossime all’epicentro che sono Catanzaro, Crichi e Soveria Simeri. Secondo i rilievi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il secondo evento sismico è stato registrato alle 09.03 con magnitudo 2.7.
Le verifiche fatte dai vigili del fuoco e dai carabinieri hanno confermato che la scossa principale non ha provocato danni. Una circostanza che viene spiegata con la profondità dell’epicentro. «Le conseguenze sarebbero state diverse – hanno spiegato i tecnici dell’Istituto nazionale di geofisica – se l’epicentro della scossa fosse stato ad un livello di profondità diverso».
Al centralino dei vigili del fuoco di Catanzaro sono giunte molte telefonate di persone allarmate per la scossa. Nessuno, comunque, ha chiamato per segnalare danni. Per una verifica definitiva della situazione i vigili del fuoco stanno effettuando accertamenti diretti sia a Catanzaro che negli altri centri prossimi all’epicentro, Soveria Simeri e Simeri Crichi in particolare.
Il sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo, ha convocato e presieduto una riunione del comitato operativo comunale della Protezione civile, per esaminare la situazione dopo le due scosse sismiche di stamani. Olivo ha anche incontrato il Prefetto, Giuseppina Di Rosa, per un aggiornamento della situazione che è sotto controllo. Nel corso della riunione del comitato operativo comunale, a cui ha partecipato anche il nuovo assessore alla protezione civile, Raffaele Salerno, è stato ribadito che il Comune di Catanzaro è dotato di un Piano di evacuazione. Alla riunione hanno partecipato anche l’assessore alla pubblica istruzione Danilo Gatto (che ha confermato che non ci sono danni alle strutture scolastiche cittadine), l’assessore ai lavori pubblici Franco Curcio, la polizia municipale (oltre al comandante, il vicecomandante colonnello Amedeo cardamone, il maggiore Salvatore Tarantino), il segretario comunale Teresa Mansi, il responsabile della sicurezza Fiorentino Gallo, i tecnici comunali, Carolina Ritrovato, Paola Giacinti e Francesco Talarico.

IL PARERE DEGLI ESPERTI
«E’ un mese circa che la Calabria, per quanto riguarda le scosse di terremoto, sta mostrando una vivacità a livello strumentale». È quanto ha detto il docente di sismologia del dipartimento di fisica dell’Università della Calabria, Ignazio Guerra: «Normalmente – ha aggiunto – i terremoti si presentano a grappoli ed è quanto sta accadendo in questo periodo anche in Calabria. Nella zona del Pollino, a Mormanno, in particolare, nelle settimane scorse abbiamo registrato delle scosse di magnitudo compreso tra 1.8 e 2.1.
Poi ci sono state 4-5 scosse in provincia di Catanzaro che hanno avuto il culmine con quella di stamane che ha avuto una intensità di magnitudo 4.1. Quest’ultima scossa si è registrata ad una profondità di 35-40 km e per questo motivo non ha fatto registrare danni».
«Voglio ricordare che nel 1978 – ha proseguito il Prof.Guerra – si verificò un forte terremoto nel golfo di Squillace ad una profondità di settanta chilometri. Considerata l’attività sismica presente in Calabria sarebbe il caso che venga realizzato un monitoraggio intenso a livello regionale dalle strutture presenti sul territorio».

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