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Libera Basilicata ha chiesto al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella sua qualità di Presidente del CSM, di promuovere «l’apertura di un procedimento disciplinare» contro l’ex pm di Potenza, Felicia Genovese, per verificare se abbia agito «nel pieno rispetto delle regole ed inoltre se, alla luce dei fatti riguardanti il marito, sussistano le condizioni perchè continui a svolgere le sue funzioni di giudice». Genovese, che ora è giudice a Roma, coordinò le prime indagini sulla scomparsa di Elisa Claps, avvenuta a Potenza il 12 settembre 1993: il cadavere della ragazza (che aveva 16 anni) è stato trovato il 17 marzo scorso nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità, a Potenza. Pur considerando che i giudici del Tribunale di Salerno nel 2001 definirono “senz’altro corretta ed esaustiva» l’azione di Genovese nelle indagini sulla scomparsa di Claps, Libera ha sottolineato i “contatti telefonici con esponenti della ‘ndrangheta» avuti dal marito dell’ex pm, Michele Cannizzaro, che in un’altra circostanza partecipò ad un «lauto pasto» con personaggi appartenenti a cosche calabresi e che nel 1994 risultava iscritto ad una loggia massonica potentina. La richiesta al Presidente della Repubblica è basata sulla convinzione che la vicenda di Elisa Claps, secondo Libera, «è stata caratterizzata sin dall’inizio da una serie interminabile di anomalie, di depistaggi, di false testimonianze», oltre a “coperture, omissioni, depistaggi e incredibili leggerezze nelle indagini iniziali che inevitabilmente penalizzano, e tantissimo, anche il lavoro investigativo di oggi».

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