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Il plauso alle forze di polizia per il risultato ottenuto oggi relativamente alle indagini sugli attentati alla magistratura reggina, è arrivato da più parti. Primo tra tutti il procuratore Salvatore Di Landro che ha dichiarato: «Assistiamo a questi eventi compiaciuti per i passi che si fanno verso l’accertamento della verità e se son rose fioriranno – ha detto Di Landro – è stato il collaboratore ad indicare il nome dell’autore degli attentati. Certamente in questi ultimi mesi è stato un grande problema arrivare ad accertare gli autori di questi reati». Sul ruolo dei pentiti Di Landro ha sottolineato che «bisogna andare alla ricerca dei riscontri, in ogni caso è una strada che si sta percorrendo costruttivamente, speriamo bene». «L’arresto di Antonio Cortese è un’ottima notizia e dimostra che in Calabria lo Stato c’è e risponde in maniera tempestiva all’aggressione della ‘ndrangheta». Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, che si è congratulato con il capo della Polizia e direttore generale del Dipartimento di Pubblica sicurezza, prefetto Antonio Manganelli, per l’operazione.«Continua il positivo impegno della Magistratura e delle Forze dell’Ordine nel contrasto alla ‘ndrangheta. L’arresto di Antonio Cortese effettuato dalla Polizia di Stato, rappresenta un altro grande risultato dello Stato, impegnato con grande efficacia nella lotta al crimine organizzatò». Queste le dichiarazioni del presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti: «Grazie all’azione sinergica di tutti i soggetti istituzionali, Governo, Magistratura e Forze dell’Ordine, in Calabria si sta sempre di pi— rafforzando un percorso di legalit… e rispetto delle regole, condizioni necessarie – conclude Scopelliti – affinch‚ si possa avviare un serio cammino di crescita sociale ed economica».«La risposta dello Stato all’escalation criminale non si è fatta attendere». E’ il commento del Presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Talarico, secondo il quale «il successo dell’operazione che ha condotto all’arresto di Antonio Cortese, indicato come autore materiale degli attentati contro i magistrati della Procura di Reggio Calabria, è il segnale tangibile della fermezza e della determinazione dei magistrati e delle forze dell’ordine da sempre impegnati nell’azione di contrasto di una criminalità sempre più pericolosa e pervasiva. Nel ribadire il mio personale plauso all’eccellente operazione – conclude Talarico – mi preme sottolineare che la tempestività e l’incisività della reazione dello Stato alla strategia dell’intimidazione sono la migliore risposta per riaffermare il principio della supremazia dello Stato e del primato della legalità».«L’eccellente lavoro di magistratura e forze dell’ordine ha portato nuovamente ad un grande risultato con l’arresto oggi di Antonio Cortese, ritenuto autore materiale degli attentati contro i magistrati della Procura di Reggio Calabria. – ha affermato Emanuele Fiano, Presidente Forum Sicurezza del Pd – Una reazione così rapida e incisiva, alle organizzazioni criminali che vogliono intimidire la magistratura e sostituirsi allo Stato, è la migliore che poteva esserci».«L’arresto di Cortese è un ottimo risultato, ma non bisogna abbassare la guardia perchè sugli attentati ai magistrati e alla Procura di Reggio Calabria insiste un groviglio oscuro sul quale bisogna fare piena luce. La ‘Ndrangheta ha inaugurato una strategia della tensione simile a quella messa in atto da Cosa nostra negli anni ’92/’93, quando erano coinvolti anche settori delle istituzioni e della politica. L’esperienza ci dice che in questi casi l’organizzazione criminale usufruisce di coperture e collusioni. Ecco perchè è indispensabile tenere alta l’attenzione e andare fino in fondo per accertare la realtà dei fatti e delle responsabilità». A dichiararlo è il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione antimafia: «Il governo e la politica tutta – aggiunge Lumia – sono chiamati a dare un sostegno chiaro, limpido e trasparente non solo a parole. Servono provvedimenti concreti che mettano i magistrati e le forze dell’ordine nelle condizioni migliori per scoprire la verità. Bisogna rimpolpare le piante organiche delle procure, dare più fondi e strumenti, ma soprattutto è necessario che i partiti si guardino dentro e facciano pulizia». «In attesa di conoscere i particolari sull’arresto di Antonio Cortese, voglio esprimere grande soddisfazione per la cattura di colui che è considerato l’esecutore materiale degli attentati dinamitardi di gennaio e agosto contro la Procura generale di Reggio Calabria e l’abitazone del giudice Di Landro e di aver fatto ritrovare il bazooka lo scorso 5 ottobre davanti agli uffici della DDA». Questo il commento d Rosa Villecco Calipari, vicepresidente dei deputati PD e parlamentare calabrese: «Se sarà confermato, come si apprende dalle prime informazioni, che a portare all’arresto abbia contribuito la collaborazione del boss pentito Antonino Lo Giudice – commenta – vorrà dire che anche nella granitica ‘ndrangheta si sta aprendo qualche piccolo spiraglio. A qualche giorno dalla notizia della pentita Lea Garofalo, uccisa e sciolta nell’acido dal suo ex convivente – conclude – mi auguro che ai collaboratori di giustizia, ai magistrati e alle forze dell’ordine non manchi mai la necessaria protezione e vicinanza dello Stato». «L’arresto di Antonio Cortese, autore materiale degli attentati intimidatori contro i giudici Di Landro e Pignatone, rappresenta un importante successo investigativo di cui è doveroso rendere merito ai magistrati, agli investigatori, alle forze dell’ordine». E’ quanto afferma Salvatore Magarò, presidente della Commissione regionale antimafia: «Grazie al loro impegno – aggiunge – è in atto una offensiva senza precedenti contro la ‘ndrangheta che sta portando alla disarticolazione delle cosche più temibili e pericolose». «All’azione di contrasto al crimine organizzato – dice ancora Magarò – devono affiancarsi la politica e le istituzioni affinchè si raggiungano importanti traguardi non solo nella repressione del fenomeno, ma anche nella costruzione di nuove possibilità di sviluppo di cui in Calabria si avverte forte bisogno».

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