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DI ALESSIA GIAMMARIA Sono da poco passate le 6 del mattino quando i carabinieri della compagnia di Potenza, agli ordini del capitano Pantaleone Grimaldi, ritrovano lungo la strada provinciale 50 – che da Lagopesole porta ad Avigliano – una Fiat Ka grigia.
All’interno dell’auto, chiusa a chiave, una borsa con dentro tutti gli effetti personali, tranne il telefono cellulare, di una ragazza. Di lei, però, nessuna traccia. Alle 6 solo buio e pioggia battente. E tanta preoccupazione non solo per i familiari della ragazza che hanno subito segnalato la scomparsa della giovane, ma anche per gli uomini dell’Arma.
Lo “spettro di Avetrana” probabilmente contribuisce non poco ad alimentare paure.
Il capitano Grimaldi da una parte ordina ai suoi uomini di forzare lo sportello dell’auto e di effettuare, all’interno dell’abitacolo, una serie di rilievi per vedere se ci sono o o meno tracce di sangue o segni che possano far pensare a una colluttazione, dall’altro contatta il gestore telefonico chiedendogli di individuare il luogo in cui si trova il telefono cellulare.
Sia i rilievi che la localizzazione del cellulare danno esito negativo. Nello stesso momento vengono anche allertate le unità cinofile che in breve tempo raggiungono il luogo dove è stata trovata l’auto. Sotto la pioggia battente gli uomini dell’Arma cominciano a perlustrare la zona che peraltro è abbastanza impervia e piena di boschi.
Passano le ore ma della ragazza, una ventottenne di Avigliano, neanche l’ombra. Come se non bastasse il telefono cellulare risulta “non raggiungibile” e anche per questo non è stato possibile localizzarlo. Potrebbe essere spento o la batteria si potrebbe essere scaricata. E se qualcuno avesse preso la ragazza? Questo il dubbio che si insinua nella mente degli investigatori che imperterriti continuano a battere a tappeto la zona intorno al monte Carmine. Intorno alle 9 il colpo di scena: la ragazza viene vista, in località Pietra del Sale, da alcuni carabinieri della stazione di Lagopesole. Tutti tirano un sospiro di sollievo. La ventottenne, completamente bagnata e infreddolita, viene accompagnata all’ospedale San Carlo di Potenza. I sanitari del nosocomio del capoluogo le diagnosticano un principio di ipotermia per il resto le sue condizioni di salute sono buone. E lei a raccontare ai carabinieri quanto accaduto. Stava tornando ad Avigliano dopo avere passato la serata con il fidanzato che vive a Rionero. A causa della pioggia la ragazza ha perso il controllo della sua auto che è finita fuori strada proprio nel punto in cui l’hanno trovata i carabinieri. Sotto shock per l’incidente, la ragazza è scesa dall’auto e si è avviata a piedi nella speranza di trovare qualcuno che la aiutasse. Ma a un certo punto ha perso l’orientamento e ha cominciato a vagare per i boschi. Non avendo credito sulla scheda telefonica non ha potuto avvisare i familiari né ha pensato di chiamare i numeri di emergenza. Poi finalmente è stata avvistata dai carabinieri che l’hanno tratta in salvo.

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