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L’ex sindaco di Gioia Tauro, Giorgio Dal Torrione, è stato assolto per non aver commesso il fatto nel processo denominato «Cent’anni di storia» svoltosi a Palmi in Corte d’assise. Dal Torrione era imputato di associazione per delinquere di tipo mafioso in merito ad un suo presunto collegamento con le cosche della ‘ndrangheta di Gioia Tauro che avrebbero condizionato, secondo l’accusa, l’attività del Comune.

Nel processo erano imputate, complessivamente, 14 persone, Oltre a Dal Torrione sono stati assolti altri tre imputati, Lorenzo Arcidiaco, Marco Fantone e Vincenzo Priolo, tutti accusati di associazione mafiosa.

La condanna più pesante, 17 anni di reclusione, è stata disposta dalla Corte d’assise nei confronti di Girolamo Molè, capo dell’omonima cosca. Quindici anni e 12 anni sono stati inflitti, rispettivamente, ai boss Giuseppe Piromalli e Giuseppe Alvaro. Le motivazioni si conosceranno fra 90 giorni.

Le altre condanne disposte dalla Corte d’assise di Palmi sono state disposte nei confronti di Domenico Molè (16 anni); dell’imprenditore romano Pietro D’Ardes (11 anni); dell’avvocato Giuseppe Mancini (nove anni e sei mesi); Antonio e Natale Alvaro (nove anni); Girolamo Molè (cinque anni e sei mesi) e Giuseppe Arena (quattro anni e otto mesi).

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