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Archiviata la gara di Coppa Italia di mercoledì sera contro il Cosenza, al San Vito, il Catanzaro nonostante la sconfitta ha dimostrato ottime qualità tecniche da parte di Ciccio Corapi, di Benincasa e di Ciano che sono, con Di Meglio, la spina dorsale di questa squadra. Buona anche la prestazione di Capicotto e del giovane portiere Luca Scerbo che, seppure utilizzato in questa stagione solo nella competizione tricolore, ha comunque fatto vedere di che pasta è fatto.
Il Cosenza, di contro, nonostante la superiorità tecnica e di categoria, ha faticato non poco prima di avere ragione di una formazione, quella giallorossa, che occupa l’ultima posizione in classifica nell’ultima categoria tra i professionisti. Ma il Catanzaro, dopo la parentesi di coppa, è tornato a pensare al campionato e domenica prossima sarà di scena al Partenio contro un’altra grande decaduta del calcio italiano: l’Avellino.
Il Catanzaro però sta soffrendo in questi giorni dal punto di vista societario con l’uscita di scena dell’imprenditore piemontese Quartaroli, che ha rimandato nello sconforto la tifoseria giallorossa. Il quadro societario è ridotto all’osso dopo che l’associazione di scopo Tribuna Gianna ed i soci Soluri ed Aiello hanno rimesso le proprie quote nelle mani del sindaco Olivo. All’attivo rimangono solo i soci Catalano, Santaguida, Ruga e Bove che sommano solo il 24% del pacchetto azionario. A breve ci sarà da approvare il bilancio al 30 giugno 2010. Un adempimento che doveva essere compiuto già il 27 ottobre scorso. All’approvazione ne conseguirà, inevitabile, la ricapitalizzazione a copertura dello sbilancio di esercizio. L’altra possibilità è quella già attuata nella passata stagione e cioè una ricapitalizzazione parziale con la ricerca di nuovi soggetti esterni che abbiano l’intenzione ma, soprattutto, la possibilità economica di coprire la perdita.

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