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Vigor Lamezia vs Pomezia 0-1
Ancora una sconfitta e anche amara in casa della Vigor Lamezia. Senza quasi mai tirare in porta e impegnare il portiere e i biancoverdi hanno preso una rete dopo soli 4 minuti effettuata da Macciocca. Meno di 1000 i supporter al D’Ippolito sugli spalti. Le assenze di De Luca, Mangiapane e Caridi inoltre, si sono rivelate ancora più pesanti di quello che ci si aspettava. Nel primo tempo solo una punizione di Catalano e, nella ripresa, nel conto delle opportunità per pareggiare un traversone insidioso di Costantino non sfruttato da Lattanzio e Iannazzo e qualche mischia, la dicono lunga sulla prestazione della Vigor. Che, partita con il 4-3-3, alla fine ha chiuso, senza effetto, con il 4-4-2. Più organizzato e con qualche elemento di qualità invece il Pomezia di Farris, schierato con il 4-3-1-2, che avrebbe potuto vincere con qualche gol di scarto in più o almeno chiudere la partita con meno patemi quando la Vigor, per «inerzia», ha chiuso i laziali nella parte finale della partita ma senza impegnare Scarzanella. Costantino ha proposto quello che aveva provato in settimana, con Sinicropi esterno (spostato nella ripresa nel suo ruolo naturale di centrale difensivo) e Mercurio (passato sul finale esterno basso a sinistra, tornando anche lui nel ruolo naturale) a sostituire al centro del reparto arretrato Caridi. Avellino vs Catanzaro 2-0
Il Catanzaro spaventa l’Avellino, accarezza l’impresa di sbancare il Partenio, ma torna a casa con la sesta sconfitta in nove partite, pagando difetti di personalità quando può sfruttare la superiorità numerica. Resta ultimo in classifica; eppure, a veder giocare i giovanotti di Ze Maria, non si direbbe che quella giallorosa sia una squadra che vive una pesantissima crisi societaria e potrebbe addirittura ritirarsi dal campionato, se entro martedì non dovesse andare in porto la trattativa per la cessione della maggioranza delle quote all’imprenditore orafo piemontese, Franco Quartaroli (in tribuna al Partenio). Per tutto il primo tempo i giallorossi tengono in scacco il più quotato avversario, vanno in vantaggio con Morello e mettono i brividi a Marra, la cui panchina continua a scricchiolare, nonostante la vittoria acciuffata in rimonta nella ripresa. Ze Maria si affida all’undici più collaudato, lasciando in panchina lo spagnolo Martinez, fresco di transfer ma reduce da una settimana vissuta alle prese con problemi fisici (influenza, ndc). Ngradira è un gigante; Corapi, seppur con qualche pausa, dirige l’orchestra; il tandem Morello-Puntoriere è una spina nel fianco dell’incerta difesa biancoverde, priva del suo capitano Puleo. La situazione di classifica preoccupa molto di meno rispetto a quella societaria. E il capolinea non sembra essere molto distante.Milazzo vs Vibonese 3-0
Al “Grotta Polifema” di Milazzo, i siciliani rifilano tre schiaffi ai rossoblu e la Vibonese torna a casa con una pesante sconfitta. Risultato certamente esagerato nelle proporzioni ma che deve far riflettere l’undici di Tosi incapace di reagire con forza al cambio di passo imposto nella ripresa dai padroni di casa. Dopo una prima frazione pressoché anonima è stato infatti il secondo tempo a decretare un kappaò che ricaccia Geraldi e compagni nei bassifondi della classifica. Dal primo minuto sono poche le novità proposte dai due allenatori con mister Venuto che conferma in toto l’undici vittorioso a Matera relegando in panchina i rientranti Orioles e Cucinotta. Spazio dunque all’ormai consolidato 4-2-3-1 con il trio formato da D’Amico, Proietti e Quintoni a supporto dell’unica punta Lasagna. La Vibonese sceglie invece un modulo ibrido affidandosi ad un 4-3-3 che, in fase difensiva, si trasforma in 4-4-2 grazie al sacrificio di Grillo che ripiega sulla mediana. Una gara che è terminata con i festeggiamenti per il quarto risultato utile da parte dei padroni di casa mentre sull’altro versante il tre a zero punisce oltremisura i demeriti della Vibonese chiamata, tra sette giorni, ad una prova di forza contro la capolista Latina per dimenticare al più presto il passo falso in terra siciliana. Sarà una sfida dura e difficile da affrontare con cuore e determinazione, ma quello che conterà è dimenticare al più presto il ko contro il Milazzo.

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