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Otto persone, fra promotori e soci di una vera e propria «azienda dello spaccio», guidata da una donna di 26 anni di Viggianello (Pz), sono state arrestate dai Carabinieri durante un’operazione che ha interessato l’area di Senise (Potenza), la provincia di Cosenza e Catania.
La donna conservava un «libro nero», cioè un’agendina sulla quale annotava nomi, soprannomi e numeri di telefono di tossicodipendenti ai quali la banda forniva droga: il registro era pieno anche di cifre, le somme di denaro che ciascun tossicodipendente doveva pagare. L’agendina era già stata trovata dai Carabinieri nella scorsa primavera, quando la donna fu fermata per un controllo mentre era a bordo di un’automobile con due uomini conosciuti dalle forze dell’ordine come appartenenti a clan criminali calabresi.
Dopo l’arresto, in giugno, di uno spacciatore di Cassano allo Jonio (Cs), bloccato dopo aver ceduto droga in cambio di 650 euro, le indagini hanno portato alla definizione dei ruoli nella banda. Il pm di Lagonegro (Potenza), Vittorio Russo, ha chiesto e ottenuto le ordinanze di custodia cautelare in carcere dal gip, Vincenzo Landolfi. Gli otto arrestati, la donna e sette uomini, sono accusati di detenzione e spaccio di cocaina ed eroina e di estorsione, per aver picchiato «in diverse circostanze» tossicodipendenti che tardavano nei pagamenti.

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