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I carabinieri del nucleo investigativo di Caserta hanno eseguito questa mattina un decreto di sequestro di beni riconducibili a Giuseppe Carano di 61 anni, considerato dagli inquirenti contiguo al clan dei Casalesi – gruppo Bardellino – già condannato dalla magistratura tedesca a 7 anni e 9 mesi di reclusione per essere stato il promotore di un’organizzazione criminale dedita al traffico di stupefacenti tra l’Italia, la Turchia e la Germania.
Il valore dei beni che si trovano a Scalea, sul tirreno Cosentino, e a Casal di Principe (Caserta) è stimato intorno ai 200mila euro. Si tratta di una villetta nel comune di Scalea, un’autovettura Volkswagen Polo e quote societarie relative a due ditte operanti nel settore edile e tessile. Stando alle indagini, Giuseppe Carano, possedeva un patrimonio di valore sproporzionato rispetto alle sue reali possibilità.

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