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Tre decreti di sequestro di beni ai fini di confisca adottati dai tribunali di Varese e Milano su richiesta della Dda di Milano sono stati eseguiti nei confronti di altrettanti presunti componenti di una compagine criminale di stampo mafioso riconducibile alla ‘ndrangheta denominata ‘Locale di Lonate Pozzolo’.
Si tratta secondo le indagini di una ‘ndrina ritenuta affiliata alla cosca Farao-Marinicola originaria nella provincia di Crotone, e operante principalmente in provincia di Varese ed in particolare nelle zone di Lonate Pozzolo, Busto Arsizio, Gallarate, Malpensa, e Legnano (Monza e Brianza). «I patrimoni oggetto di sequestro – hanno spiegato i Carabinieri di Varese, che li hanno eseguiti – consistono in quote societarie, beni mobili e immobili, conti correnti bancari, stimati in circa 7 milioni di euro».
Il provvedimento è frutto di indagini patrimoniali condotte nell’ambito di attività investigativa denominata dalla D.D.A. di Milano «Bad Boys», avviata dal Reparto Operativo di Varese nel 2005 e coordinata dal P.M. dott. Mario Venditti. L’organizzazione aveva il controllo di varie attività criminose nella zona e «condizionava» le imprese acquisendo, direttamente o indirettamente, la gestione di attività economiche nei settori del commercio, dell’edilizia e del mercato immobiliare.
Il patrimonio sequestrato stimato al momento in 7 milioni di euro, consiste in quote societarie, beni mobili e immobili, conti correnti bancari. In particolare, sono state sequestrate quote di 2 società operanti nel campo edilizio e immobiliare, utilizzate nell’attività di riciclaggio del danaro proveniente da estorsioni e usura, 1 stazione di servizio, 2 ville, 6 appartamenti, 4 box, 1 magazzino, numerosi conti correnti bancari e 2 esercizi commerciali, uno dei quali teatro di numerosi «vertici» tra i componenti dell’organizzazione. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati beni per circa 25 milioni di euro a carico di tre soggetti tra i quali il vertice dell’organizzazione.

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