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E’ arrivata anche in Calabria la novità nella cura dell’ictus ischemico. Si tratta del farmaco fibrinolitico il cui utilizzo in provincia di Cosenza, viene effettuato solo nel reparto di Neurologia dell’Azienda ospedaliera cosentina diretta da Alfredo Petrone.«Il trattamento dell’ictus – è scritto in una nota dell’Azienda – può trarre vantaggio dall’uso di terapie che rappresentano l’eccellenza nell’ambito del percorso stroke, in casi opportunamente selezionati, con l’obiettivo di fare la differenza fra l’invalidità e il recupero dell’autonomia del paziente. Il trattamento è riservato a categorie ben identificate di soggetti che soddisfano alcuni criteri clinici ben definiti, per accedere alla terapia farmacologica, che deve essere avviata in un intervallo di tempo molto breve nelle prime ore di insorgenza dei sintomi. L’identificazione dei pazienti che possono trarre vantaggio da questa terapia prevede, quindi, una organizzazione sanitaria ben strutturata per valutare l’andamento della sintomatologia».
Il trattamento farmacologico è stato utilizzato la settimana scorsa su una donna di 73 anni, giunta in neurologia con una paralisi del braccio e della gamba sinistra. La paziente ha mostrato il totale recupero delle funzioni motorie. L’Uoc di neurologia diretta da William Auteri, inoltre, unica in Calabria, è in grado di trattare i pazienti per via intrarteriosa qualora la terapia venosa non raggiunga i risultati aspettati o sia controindicata.
«Si può affermare – prosegue la nota – che l’Azienda ospedaliera di Cosenza conta su due strutture d’eccellenza,in grado di affrontare nella maniera più efficace possibile un evento drammatico come quello dell’ictus cerebrale».
Il Commissario straordinario dell’Azienda, Paolo Gangemi, ha espresso soddisfazione «per tale importante tassello nel precorso inziato da questa Amministrazione e teso ad offrire ai cittadini prestazioni di elevata qualità e a valorizzare le ottime professionalità presenti in Azienda, finora mortificate».

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