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Avrebbe tentato di corrompere i finanzieri offrendo loro una «mazzetta», mentre questi stavano redigendo un verbale, nel corso di un servizio per il controllo del rilascio dello scontrino fiscale, ed è finito in manette. Il fatto è avvenuto a Reggio Calabria. Protagonista un cittadino cinese, Z. W. di 40 anni. L’uomo, preposto alle vendite di un negozio di abbigliamento sito in una via centrale della città e marito della titolare della ditta, a fronte della vendita di un maglione per l’importo di 28 euro non aveva emesso lo scontrino fiscale finendo nella rete del dispositivo di controllo dei finanzieri i quali, rilevata l’irregolarità, hanno proceduto alla contestazione. Durante le operazioni di controllo il cittadino cinese avrebbe provato a più riprese ad infilare una «mazzetta» di banconote di piccolo taglio arrotolate nelle mani di uno dei militari, prendendolo sottobraccio e invitandolo a non stilare il verbale, nella speranza di ottenere la desistenza dei finanzieri ed evitare così che l’ulteriore controllo determinasse la chiusura dell’esercizio. L’uomo è stato subito tratto in arresto in flagranza di reato con l’accusa di istigazione alla corruzione e la mazzetta, definita dal corruttore come un «caffè», è stata immediatamente posta sotto sequestro e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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