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«L’annuncio della richiesta della Fiat delle ennesime due settimane di cassa integrazione, e la previsione della cassa a dicembre, sono la conferma della strategia di Marchionne, privatizzare gli utili e socializzare le perdite, che suscita non poche preoccupazioni rispetto alla situazione dello stabilimento di Melfi (Potenza) dell’azienda torinese». È quanto ha detto, in una nota, il segretario generale regionale della Fiom-Cgil, Emanuele De Nicola: «Il piano industriale di Marchionne – ha aggiunto De Nicola – che a oggi non è stato oggetto di alcun confronto con il sindacato, parla di investimenti e nuovi modelli a partire dal 2014, confermando ciò che la Fiom sostiene da tempo: i prossimi due anni saranno carichi di lacrime e cassa integrazione per i lavoratori, che ancora una volta saranno costretti a pagare da soli gli effetti della crisi internazionale». «In ragione di questo – ha concluso il segretario lucano della Fiom – chiediamo un’immediata apertura di un tavolo di confronto con l’azienda sugli investimenti e i nuovi modelli da mettere in produzione che siano in grado di garantire stabilità economica e occupazionale a Melfi e al suo indotto».

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