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Il candidato segretario della lista Unità nel Pd, Giuseppe Colombo, contrapposta alla lista capeggiata da Diazenna nel recente congresso cittadino, rappresentante delle componenti minoritarie del direttivo di circolo di Montalbano, stigmatizza il comportamento del segretario Diazenna tenuto in occasione dell’ insediamento del direttivo del 10 novembre scorso.
«In avvio dei lavori -racconta Colombo- è stato fatta rilevare la mancanza del numero legale che, dato il notevole rilievo politico degli argomenti portati in discussione, quali la nomina della segreteria e la costituzione del gruppo consiliare del Pd, mai come questa volta sarebbe stato non solo auspicabile, ma indispensabile. Nonostante tutto, il segretario ha ritenuto di proseguire i lavori, impedendo la presa d’atto delle dimissioni di un componente del direttivo e la conseguente surroga, impedendo in questo modo al direttivo eletto dal congresso la sua completa rappresentanza. Successivamente il segretario, mal digerendo l’iniziativa presa dai delegati provinciali e dallo scrivente, che in occasione del congresso provinciale avevano invitato il segretario regionale, Roberto Speranza, a partecipare a Montalbano, ad una iniziativa politica di rilievo, ha bocciato e annullato l’evento, creando seri imbarazzi non solo a quanti si erano prodigati per realizzarlo, ma ha creato ancor più imbarazzo allo stesso segretario regionale, il quale per la prima volta sarebbe venuto a Montalbano a testimoniare il suo impegno per il nostro territorio. Se questo è il biglietto da visita del nuovo segretario -conclude Colombo-, si parte veramente male, in quanto egli contraddice se stesso per quanto affermato in sede congressuale, allorchè proclamava il suo forte impegno per l’unità del partito. E, tanto per confermare questo forte impegno, ancor prima dell’ insediamento del direttivo, provvedeva a formulare ricorso avverso, inesistente e strumentale, il risultato congressuale. Ultimo dato riguarda la discussione sulla costituzione del gruppo consiliare del Pd, devo dire presente in entrambi i programmi congressuali, che è stata approvata dal direttivo e quindi auspicata in tempi rapidi e certi, ma ciliegina sulla torta, è stata data delega al segretario di interessarsene però in tempi incerti e non certo rapidi. Se il segretario intende continuare su questa strada, deve sapere che le componenti saranno all’altezza dello scontro da lui voluto».

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