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E’ atteso in città per la giornata di oggi il gruppo di imprenditori friulani interessati a rilevare la proprietà dell’Fc, che si incontreranno in un luogo top secret per ovvi motivi di riservatezza. Il gruppo incontrerà i rappresentanti del consiglio di amministrazione della società giallorossa.
Se tutto dovesse andare per il meglio, lunedì mattina le parti si incontreranno da un notaio per definire il passaggio di proprietà delle azioni.
Una decisione che, considerate le proposte arrivate sul tavolo del sindaco Rosario Olivo, dovrebbe essere unilaterale. Il gruppo, infatti, è intenzionato ad acquisire il cento per cento del pacchetto azionario ed a farsi carico di tutte le passività certificate sul bilancio chiuso al 30 giugno scorso. Inoltre il gruppo ha già un programma tecnico e per il quale ha fatto sapere di essere in possesso delle giuste garanzie economiche.
A proposito di tifoseria, anche gli Ultras Catanzaro, il gruppo dei Teski e del Catanzaro Club, hanno fatto sentire la loro voce attraverso un comunicato, nel quale, tra l’altro si afferma: «La telenovela Catanzaro calcio deve finire! Ad oggi 19 novembre 2010 – si legge nel comunicato -, la nostra squadra si trova ad essere all’ultimo posto di tutte le classifiche dei campionati professionistici italiani con il rischio addirittura di terminare il girone di andata con un meno in classifica. Negatività che rispecchia fedelmente quelle che sono state le gestioni societarie fallimentari da parte dei vari presidenti e soci che si sono succeduti negli anni dopo il fallimento dell’Us 1929. Ora Basta! Detto ciò, gli Ultras Catanzaro 1973, i TESKI e il Catanzaro Club, dopo una attenta riflessione avvenuta in una riunione nei giorni precedenti, abbiamo deciso di muoverci affinché questo scempio abbia fine. Parola fine che potrà scriversi solo con l’invio dei libri contabili al Tribunale di Catanzaro. Abbiamo invitato pertanto, recandoci allo stadio e parlando con gli attuali soci a farlo nel più breve tempo possibile e ci è stato risposto che al massimo tra venti giorni, se nel frattempo la situazione non dovesse evolversi positivamente con la nuova cordata friulana, provvederanno a farlo. Noi crediamo nella buona fede dei nostri interlocutori -conclude la nota – ma, se alle parole non seguiranno i fatti, tra venti giorni saremo pronti a scendere in piazza nuovamente, ma questa volta in maniera più risoluta per manifestare il nostro dissenso verso chi ci ha portato in questa situazione e contro chi non vuole trovare una soluzione per risolvere il problema Fc».

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