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Sono complessivamente un’ottantina i Comuni delle province di Catanzaro e Vibo Valentia che scaricano i loro rifiuti nell’impianto di selezione di Lamezia Terme che ha bloccato oggi i conferimenti perchè pieno dopo la chiusura della discarica di Pianopoli sequestrata la scorsa settimana dalla Procura lametina.
È quanto si è appreso alla Daneco impianti, la società che gestisce sia l’impianto pubblico di selezione di Lamezia Terme, che la discarica privata di Pianopoli. I comuni potrebbero rischiare di dover sospendere la raccolta nei propri territori, così come ha già annunciato la Lamezia Multiservizi per i 27 comuni di propria competenza.
«L’impianto di Lamezia Terme – ha spiegato l’ing. Giorgio Mancini, rappresentante Daneco impianti – dopo la selezione scaricava nella discarica di Pianopoli, ma essendo stata sequestrata, ciò non è più possibile. La società ha chiesto all’Ufficio del Commissario delegato per l’emergenza ambientale dove poter andare a scaricare il materiale e attendiamo di avere indicazioni».
La società Lamezia Multiservizi dunque, ha annuncito che da domani non raccoglierà i rifiuti solidi urbani prodotti a Lamezia Terme ed in altri 26 comuni della zona, in quanto i propri mezzi, già da oggi, sono stati impossibilitati a scaricare nell’impianto di selezione situato nell’area industriale perchè saturo dopo la chiusura della discarica di Pianopoli, sequestrata venerdì scorso su ordine della magistratura, dove venivano conferiti i rifiuti.
«Il rischio annunciato di un blocco della raccolta dei rifiuti urbani nel lametino – è scritto nella nota della Lamezia Multiservizi – si è puntualmente verificato. La chiusura della discarica privata di Pianopoli, di proprietà della Daneco, ha posto in una situazione di emergenza l’intero territorio dopo che la Procura di Lamezia ha dovuto emettere, nei giorni scorsi, un provvedimento di sequestro. La Lamezia Multiservizi, quindi, è costretta suo malgrado ad informare i Sindaci ed i cittadini di tutti i Comuni serviti, con i quali ci scusiamo pur non avendo alcuna responsabilità, che a partire da domani non potrà più effettuare il servizio di raccolta essendo i nostri mezzi saturi e bloccati».
«Purtroppo – prosegue la nota – il rischio che la situazione giungesse a tal punto è stato sottovalutato malgrado se ne fosse ampiamente discusso. Ciò nonostante nulla di concreto è stato fatto dagli organismi regionali preposti per evitare questa situazione di vera emergenza ambientale che mai, in 13 anni di gestione pubblica, si era presentata».
«Siamo informati che anche il sindaco di Lamezia Terme – conclude la nota – è ripetutamente intervenuto attraverso comunicazioni ufficiali presso l’Ufficio del Commissario regionale, nelle persone del presidente Scopelliti e dell’assessore Pugliano, compreso l’ultimo fax nella stessa giornata del sequestro della discarica privata di Pianopoli senza ottenere, al momento, risultati tranquillizzanti nè interventi risolutivi».
Intanto sulla paventata emergenza rifiuti in Calabria è intervenuto l’Assessore regionale all’Ambiente e Sub Commissario delegato al superamento della situazione di Emergenza Ambientale nel settore dei rifiuti urbani, Francesco Pugliano: «Stiamo lavorando senza sosta per evitare che si blocchi la raccolta dei rifiuti negli ottanta comuni che conferiscono nell’impianto di selezione di Lamezia Terme». «Stiamo cercando di far conferire – ha aggiunto – i rifiuti dell’impianto di selezione della Daneco nelle discariche che sono attualmente funzionanti. Questa però sarà una situazione tampone per evitare che si verifichino dei problemi. E sappiamo bene che nonostante una eventuale soluzione di questo tipo la situazione complessiva resta comunque difficile».
Pugliano ha commentato anche la decisione del sindaco di Rossano (Cosenza), Franco Filareto, che ha emesso un’ordinanza con la quale vieta il transito dei camion carichi di rifiuti provenienti da comuni diversi da quelli del consorzio che già utilizza l’impianto di Bucita. «Ci stiamo muovendo anche per la vicenda di Rossano – ha detto Pugliano – perchè non può passare il concetto che l’ordinanza di un sindaco blocca un sistema. Ci stiamo muovendo con la Prefettura di Cosenza in modo da evitare che si crei un precedente che può diventare assai pericoloso».

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