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Si è tenuta a Catanzaro una riunione alla presenza di numerosi dirigenti e militanti democratici, di chiaro orientamento progressista, la maggior parte dei quali provenienti dall’area politica di «A testa alta per la Calabria». Nel corso dell’incontro – spiega un comunicato – che si è avuto a Mater Domini, «le primarie sono state rilanciate con forza, come strumento democratico per scegliere tutte le cariche elettive, dai nuovi deputati, se ci saranno nuove elezioni nazionali, ai candidati a Sindaco, a cominciare da quello di Catanzaro, soprattutto se dovesse permanere l’indisponibilità a ricandidarsi del sindaco Olivo. Bisogna restituire la parola ai cittadini di Catanzaro, – si legge – perchè liberamente e democraticamente indichino quale dovrà essere il candidato del centro sinistra nella difficilissima contesa elettorale dei prossimi mesi. Lo strumento delle primarie come tessuto connettivo, affinchè le diverse scelte siano sottoposte al vaglio del popolo democratico, per recuperare passione civile e legittimità democratica e per costruire un partito in cui tutti ritroviamo le ragioni per stare insieme». Dalla discussione è inoltre emersa la preoccupazione « per come si va evolvendo la situazione politica nazionale e locale, che vede, di fronte allo sgretolarsi del governo Berlusconi e dello schieramento di centro destra, un Partito Democratico ancora incerto ed in affanno nel costruire una proposta di governo alternativo alla destra. La fine della stagione del berlusconismo potrebbe, inoltre, ingenerare pericolosi colpi di coda, non nuovi in questo paese, e con essi la tentazione di fuoruscire dalla grave crisi economica e democratica battendo strade autoritarie».

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