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«No agli sprechi, si alla qualità è stata la parola d’ordine che nel 2004, all’epoca di Chiaravalloti Presidente, il centrosinistra dall’opposizione ha proposto per riqualificare la sanità calabrese». È quanto ha sostenuto il prof. Gabriele Petrone, presidente dell’associazione politico-culturale L’Idea di Cosenza, presentando l’iniziativa pubblica «Sanità: no agli sprechi, sì alla qualità» in programma a Rende venerdì prossimo. «Da allora ad oggi – ha proseguito – nella sanità non è cambiato molto; anzi è stato accertato un disavanzo pregresso di circa 1 miliardo e 200 milioni di euro, la sanità è stata commissariata e ciò che funzionava male funziona peggio, e quello che funzionava bene oggi è messo a repentaglio». «Come Associazione L’Idea – ha sostenuto Petrone – abbiamo pensato di organizzare questa iniziativa per promuovere un faccia a faccia tra l’attuale governatore della Regione Giuseppe Scopelliti, nonchè commissario alla sanità calabrese, e Nicola Adamo che nel 2004 è stato promotore di quella memorabile giornata di protesta sulla sanità, nonchè esponente di rilievo di quella Giunta del centrosinistra che è stato sconfitto dal momento che la linea che il governo Loiero scelse è stata un’altra e, di fatto, lo ha visto impegnato come oppositore». «Auspichiamo – ha proseguito – che venerdì il faccia a faccia tra Scopelliti e Adamo possa essere un confronto di merito sulla proposta. Governo ed opposizione, senza farsi sconto, dovranno necessariamente individuare le vie più rapide ed efficaci per garantire con certezza il diritto alla salute di ogni cittadino calabrese. Il faccia a faccia sarà preceduto dagli interventi di Gianluigi Scaffidi, dirigente generale vicario del dipartimento Sanità della Regione, che presenterà le linee essenziali del piano di rientro. Seguiranno gli interventi di Carlo Sapio, dirigente di Distretto sanitario, sull’importanza della distrettualizzazione; di Salvatore Cirillo, primario ospedaliero, sulle problematiche del presidio dell’Annunziata; di Francesco Bilotta sulla funzione dei laboratori di diagnostica privata; di Massimo Miraglia sul rapporto sanità pubblica e sanità privata».

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