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I sindacati hanno chiesto alla Regione di convocare «con urgenza» un «tavolo permanente» per «fare chiarezza sugli accordi» che riguardano il processo di reindustrializzazione dello stabilimento ex «Mondialpiston“ di Potenza, in cui si producevano pistoni per automobili. La richiesta è stata presentata dopo una lettera inviata alla Regione e ai sindacati dalla Mahle (proprietaria dello stabilimento) in cui il gruppo industriale «contesta il notevole ritardo e la assoluta inadeguatezza con la quale avete gestito fino a oggi la procedura da voi attivata», chiedendo “il completamento dell’iter» e le «ragioni del ritardo» che, secondo la Mahle, sarebbe dovuto «a mera negligenza»: il gruppo industriale ha inoltre ricordato che, in mancanza di precise comunicazioni, entro il prossimo 15 dicembre “provvederemo ad attivare le procedure di legge per liberare le maestranze e di tanto ne dovrete rispondere agli stessi e alle loro famiglie». Per i sindacati, si tratta «di farneticazioni» poichè la Mahle ha preso «in modo unilaterale» la decisione «di chiudere lo stabilimento e di licenziare i dipendenti», evidenziando poi che «nel corso dell’ultimo incontro che si è svolto in Regione» il gruppo industriale «ha annunciato la volontà di trovare da sola un acquirente per superare lo stallo della vertenza, impantanata in ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato».

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