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Il senatore del Pdl, Franco Bevilacqua (nel riquadro), ha reso noto di aver presentato un disegno di legge, costituito da sette articoli, per la istituzione di una casa da gioco nel comune di Tropea. «La scelta di Tropea quale sede di una casa da gioco – sostiene Bevilacqua – deve ricercarsi da un lato nella vocazione turistica che la cittadina ha sempre dimostrato ritrovandosi ad essere la meta prescelta da migliaia di turisti italiani e stranieri, e dall’altro nella necessità di rilanciare il territorio che, nel corso degli ultimi anni, ha subito una consistente perdita di quote di mercato in favore di altrettante rinomate località turistiche straniere».
Bevilacqua ritiene inoltre che la «presenza di una casinò costituirebbe un completamento delle strutture turistiche della cittadina nonchè un elemento trainante per l’economia di tutta la zona in termini di aumento delle presenze turistiche, di rilancio dei settori collegati e sul piano delle risorse finanziarie. Rispetto alle numerose proposte di legge presentate in passato in riferimento all’apertura di nuove case da gioco in Italia sono oggi venuti meno i dubbi di carattere morale poichè lo Stato con lotterie e giochi vari è di fatto promotore di attività che possono senz’altri assimilarsi al gioco di azzardo».
Uno degli articoli si sofferma sui proventi derivanti dalla gestione del casinò che sarebbero ripartiti tra il Comune di Tropea (60%) con l’obbligo di designarne almeno la metà ad attività infrastrutturali e promozionali turistiche; la Provincia di Vibo Valentia (30%) con l’obbligo di destinare i fondi al recupero dei beni di interesse storico-artistico; alla Regione Calabria (10%) con obbligo di destinare tali fondi alla promozione di attività turistiche.

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