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di Francesco Nigro
Al termine della mia formazione scolastica iniziale, a causa della disaffezione allo studio, il maestro don Ciccio Maiorano e il prete don Michele Calabrese, d’accordo con papà, concordarono di promuovermi alla Licenza della Scuola Elementare per evitare di perdere un anno in paese. L’anno successivo mi mandarono in collegio dai preti, per migliorare l’apprendimento. Ricordo che il primo anno di Scuola Media fui bocciato, e, per punizione mi veniva impedito di assistere alle proiezioni cinematografiche, inesistenti a Gorgoglione. Era una sorta di castigo aggiunto quello di dover scrivere troppe volte durante la ricreazione – non si fa questo, non si fa quello -, per alleviare la pena escogitai una trovata: scrivere contemporaneamente con quattro biro tenute assieme dallo scotch, a m’ò di pantografo.
In seguito più che dalla Grammatica e dalla Matematica, rimasi sempre affascinato da materie: quali: Disegno, Geografia e Storia. Della Storia ricordo: “Il Risorgimento” ed in particolare i moti della “Carboneria”, della “Giovine Italia” e delle tante figure rivoluzionarie di spicco che hanno caratterizzato l’Unità Nazionale.
In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, in un mondo di calendari in cui più frequentemente ci si spoglia, noi proviamo a vestire il nuovo Risorgimento Lucano e non solo. Voglio farmi portavoce, quale Presidente con gratitudine e amore verso la Madre Terra, attraverso le pagine della XII edizione del comitatocalendario, di una grande voglia di cambiamento, espressa attraverso la nostra Vicenda Singolare con intensità pari allo spirito di sacrificio che animava i patrioti italiani, i quali pagarono con la vita il perseguimento dei loro ideali.
Amo ricordare a rinforzo alcune figure lucane: l’eclettico moliternese Don Ferdinando Petruccelli della Gattina, (1815-1890) giornalista e scrittore «dalla penna temprata a lama di spada» politico, storico e precursore dell’Unità d’Italia, l’Ingegnere-poeta attivissimo del ‘900, Leonardo Sinisgalli, di Montemurro, (1908-1981) con il suo Furor Mathematicus. La Matematica è certezza e noi nell’immediato abbiamo bisogno, con furore, di una programmazione scientifica esatta dove i conti devono tornare e Rocco Montano (1913-1999) di Stigliano, critico letterario e accademico di fama internazionale. Allo stesso modo il Comitato, a sfondo giornalistico e per rispetto verso queste autorità intellettuali, con tempestività e dinamismo magnetico, intende spendere energie proprie e di pochi altri al fine di preservare la Memoria, l’Arte e la Cultura, il Territorio e l’Ambiente per il Futuro della specie umana.
L’alto concetto di salvaguardare l’Ambiente e il Territorio con sano senso civico, dev’ essere obiettivo di tutti per assicurare continuità. Solo attraverso l’Educazione Scolastica si potranno preparare nuove menti alla ricerca e all’applicazione certa delle energie rinnovabili alternative. Invece accade che mentre al popolo non sempre incapace di rivoltarsi si chiede incessantemente sacrifici; veri progetti innovativi esistenti per l’utilizzo di nuove fonti pulite, vengono acquistati, magari testati con successo anche in produzioni preliminari e messi inspiegabilmente in stand by dagli interessi forti della connivenza politico-industriale mafiosa… Questi individui inseguono esclusivamente l’interesse personale e di casta per raggiungere il quale poco si curano delle sorti del Pianeta Terra.
Uomini educati a baipassare questo GAP, ai quali oggi non possiamo più permetterci il lusso di rinunciare, devono servire per un vero e proprio rinnovamento ovunque, senza che alcuno rimanga inerte con le mani in mano; in particolare quei Lucani fuori della Regione che possono fare molto perché non soggetti a ritorsioni. Alla formazione di questi uomini, remando controcorrente, abbiamo fortemente voluto dare un contributo con l’azione del Comitato che si nutre elaborando molteplici iniziative… Così come, necessariamente, dovrà seguitare a fare la Scuola.
E’ per questo motivo che è stata dedicata proprio alla Scuola la presente edizione del Calendario, immaginandola come fulcro di una leva capace di risollevare il mondo dalla decadenza politico-economico-sociale e culturale. Decadenza che inevitabilmente ha finito per colpire anche il mio natio loco Gorgoglione.
Infine ricordo ”Horror Vacui” di L. Sinisgalli il quale mi fa pensare alla voglia di camminare alto in vetta, dove la paura di cadere nel vuoto è costante, per cui se ciò accadesse si potrebbe anche provare la sensazione di volare prima di schiantarsi al suolo. Perciò aggiungo a chi conclude scrivendo: «Abbiamo le opportunità per osare, è giunto il momento di spingersi oltre»; è tempo non solo di sognarlo questo nuovo Risorgimento, ma per ottenerlo è necessario crederci attivando un’azione dove con sacrificio serve volare alto in stormo, e se uno viene abbattuto gli altri seguiteranno al conseguimento dell’ideale obiettivo, senza mai farsi manipolare.

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