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«SARÀ COMPLETATA entro il 2011 la Casa Cava, ma già a Febbraio pubblicheremo il bando per l’affidamento e la gestione dell’intera struttura». Lo ha annunciato Nicola Trombetta Presidente della Commissione consiliare Lavori Pubblici, Sassi e Patrimonio Unesco, a conclusione dei lavori, che hanno visto l’intera Commissione visitare la stessa Casa Cava.
Ubicata a ridosso della Chiesa di San Pietro Barisano, l’importante opera da un importante contributo alla riqualificazione di un comparto dei Sassi oltre a consegnare alla città un’altra occasione di sublime suggestione per i frequentatori del nuovo auditorium e centro di formazione musicale della città. «Abbiamo stanziato – ha chiarito Trombetta – somme pari a 165 mila euro per la realizzazione di fondamentali opere utili a terminare i lavori già avviati e permettere il completamento della ristrutturazione. Si tratta di interventi mirati alla realizzazione di: impianto di rilevazione ed aspirazione fumi; impianto di videosorveglianza funzionale a portare il segnale video in tutti gli ambienti della complessa struttura; impianto di antintrusione; sistemi di illuminazione a maggioranza Led. Si tratta senza dubbio di un obiettivo che questa Amministrazione raggiunge nell’ottica della continuità amministrativa – ha sottolineato Trombetta – ma non bisogna nascondere la necessità che al recupero segua la gestione, e quindi la programmazione».
A tal fine, su richiesta dello stesso Trombetta in qualità di Presidente della Commissione, si è proceduto all’approvazione di un emendamento che “impegna la Giunta comunale a procedere, in maniera prioritaria nell’emanazione del bando, e, comunque, entro il mese di febbraio 2011, per l’affidamento della gestione dell’intera struttura”. La proposta di delibera ha tuttavia trovato il parere contrario dell’opposizione, che aveva chiesto un maggiore coinvolgimento dei privati (project financing) e lamentato gli alti costi sino ad oggi sostenuti dall’Amministrazione, per i lavori di recupero, che hanno condotto alla cifra di ben 12 mila euro il costo per ognuno dei circa 140 posti di cui la struttura disporrà ad interventi ultimati. «Qui si tratta – ha proseguito – di realizzare uno spazio culturale che funga da volano per la città, e ciò attraverso il luogo simbolo di Matera, ovvero i Sassi, i cui costi per il recupero devono considerare anche il valore immateriale che questi interventi generano.
Prioritario risulta difatti la restituzione di questi luoghi alla loro storia e al tempo stesso alla fruibilità che oggi possono avere in un contesto culturalmente avanzato, auspicando – ha quindi affermato il Presidente Trombetta – che diventino trampolino per il rilancio di Matera, e tassello fondamentale di un’offerta turistica che rappresenterà sempre più la vera sfida che dovremo affrontare e vincere, dotando la città dei necessari strumenti per competere al percorso avviato per Matera Capitale europea della Cultura 2019. Il mercato a cui ci rivolgiamo è, del resto, a noi del tutto congeniale, poiché destinatari di attenzioni di turisti alla ricerca dei luoghi della cultura e della meraviglia, che i Sassi – ha ricordato Trombetta – non smettono mai di risvegliare. La Casa cava saprà di sicuro avere un ruolo centrale in questa strategia». La proposta sarà portata all’attenzione del primo Consiglio Comunale utile per l’approvazione definitiva.

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