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Oltre 350 militari del nucleo di polizia tributaria di Catanzaro, del servizio centrale (Scico) della guardia di finanza di Roma e del comando provinciale dei carabinieri di Cosenza hanno eseguito questa mattina 77 provvedimenti di fermo per traffico internazionale e spaccio di sostanze stupefacenti disposti dalla procura di Catanzaro. Contestualmente, le fiamme gialle hanno proceduto al sequestro di patrimoni per un valore di 200 milioni di euro. Nell’ambito dell’operazione è stato sottoposto a fermo anche un colonnello dei carabinieri Luigi Verde, di 57 anni, in servizio a Bolzano. Nell’abitazione a Bolzano del colonnello Verde sono state trovate, secondo quanto hanno riferito investigatori e inquirenti, armi da guerra ed esplosivo. L’ufficiale, secondo quanto è emerso dalle indagini, avrebbe svolto un ruolo, in particolare, nei trasporti di droga. L’organizzazione criminale faceva capo alle cosche Muto e Chirillo della ‘ndrangheta ed aveva la sua base operativa a Cetraro (Cosenza), il paese della costa tirrenica base operativa di Muto, definito «il re del pesce».
Alle persone contro le quali sono stati emessi i provvedimenti di fermo viene contestata l’associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata al traffico di droga ed armi. L’operazione è stata condotta, oltre che in Calabria ed in Trentino Alto Adige, in Emilia e Veneto. Il colonnello Verde, in servizio alla sede regionale per l’Alto Adige di Bolzano, sarebbe coinvolto nelle attività illecite condotte dalle cosche di ‘Ndrangheta del Cosentino.
Nel 2003 Luigi Verde, era stato assolto a Sondrio dall’accusa di omessa denuncia di reato e falsità ideologica. Secondo l’accusa, Verde, comandante provinciale dei carabinieri di Sondrio dal settembre 1999 al settembre 2001, avrebbe ritardato di circa un anno di denunciare un suo sottoposto, un capitano all’epoca comandante del reparto operativo dei carabinieri di Sondrio, che aveva tenuto per sè una somma di denaro ottenuta in prestito dalla Banca Popolare di Sondrio per indagini in realtà mai delegate dai magistrati. Il pm aveva chiesto la condanna a un anno e sei mesi di reclusione. Il giudice aveva però accolto la tesi dell’avvocato difensore, assolvendo l’imputato da entrambe le accuse.
Ed è stata fissata a domani, a Bolzano l’udienza di convalida del colonnello dei carabinieri Luigi Verde, arrestato nell’ambito dell’operazione Overloading e attualmente detenuto nel carcere del capoluogo altoatesino. L’ufficiale è in stato di fermo per ordine della direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. L’operazione scattata nella notte e ripresa questa mattina ha portato al fermo di circa 80 persone, tra Cetraro, San Marco Argentano, Paterno nonchè in altre zone italiane e del Cosentino.

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