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Al San Vito è stata una vera battaglia fino e oltre il novantesimo. Vince con merito il Cosenza che gioca la migliore gara stagionale, confermando i progressi visti nei match col Foggia (Coppa Italia) e a Viareggio. Vittoria in un giorno di dolore e lutto per la tragica morte del papà del calciatore rossoblù Alessandro Bernardi; atleta che ha lasciato il ritiro della squadra a ridosso del match ignaro della tragedia. Così come il gruppo rossoblù che ha sfoderato una prestazione da dedicare al “Tardelli del San Vito”. LA GARA – Parte d’impeto il Cosenza e nei prime sei minuti potrebbe passare in vantaggio. Due volte si supera Stefano Ambrosi, ex sugli scudi, che nega la gioia del gol a Biancolino prima su un tiro secco e poi al 5’ su un tocco in corsa. Al 6’ minuto, su taglio di Mazzeo, Raimondi sbaglia un gol già fatto, quando solo davanti al portiere invece di calciare in porta serve un improbabile compagno tra la incredulità generale. Avvio bruciante, come all’esordio di Somma col Benevento, quando in avvio match le palle-gol sono fioccate. L’Atletico subisce e prova a riorganizzarsi con Romondini che prende in mano la squadra, ma senza costrutto. Al 17’ ci prova l’Atletico sotto la porta del Cosenza, ma è bravo Wagner deviare per due volte in corner. Al 29’ prima occasione gol per i capitolini. Roselli perde palla sulla tre quarti. Ciofani si accentra e calcia forte ma manda alto sulla traversa. Al 34′ ancora Cosenza con Fiore. Il capitano serve Biancolino in area ma il guardialinee ferma l’azione per un fuorigioco dubbio. Dopo un minuto, su una ripartenza, palla gol per i rossoblù con Mazzeo che taglia l’Atletico in due, si decentra sulla sinistra, ma manda alto sulla traversa. Il Cosenza ci crede e mette alle corde i laziali. Pressing rossoblù che raccoglie due corner in pochi secondi e mette i brividi ad Ambrosi. Al 39’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Raimondi ci prova di testa, ma manda alto sulla traversa. Si va al riposo sul nulla di fatto, ma con gli applausi dei tifosi che apprezzano lo spirito e la prestazione dei Lupi. Ripresa. Al 2′ ancora Biancolino sulla sinistra decentrato, mette palla al centro ma Mazzeo non ci arriva. Al 4′ ci prova di testa Franchini che sfiora il palo. Al 11’ ancora un contropiede del Cosenza, Biancolino si beve Padella, la mette in mezzo, Ambrosi si distende e frena il pallone sul quale stava piombando Mazzeo. I laziali giocano meglio del primo tempo e il Cosenza cala sul piano del dinamismo. Al 17’ ci prova ancora il Cosenza con Roselli, ma la palla termina a lato. Poi occasione gol del Cosenza: taglio magistrale di Mazzeo per De Rose che tira debole di piatto tra le braccia di Ambrosi. Si fa vedere l’Atletico con una azione in area e poi al 27’ De Luca salva su Babù. Il colored, appena entrato in area, calcia di prima intenzione ma il portiere rossoblù blocca. Replica subito il Cosenza spinto da un indemoniato Matteini che imbecca Adriano Fiore e fa la barba all’incrocio dei pali. Al 30’ doppio cambio dell’Atletico: escono Babù e Romondini ed entrano Caputo e Miglietta. Somma cambia Mazzeo e Stefano Fiore con Olivieri e Coletti. Le due squadre si allungano e giocano bene; il gol è nell’aria e lo trova il Cosenza in maniera magistrale. Al 39’ De Rose crossa di precisione e Biancolino dà un saggio delle sue qualità atletiche. Il bomber lascia sul posto Padella e Doudu, si gira e mette palla in gol. Il San Vito viene giù. Al 45’ il Cosenza sfiora il gol del 2 a 0: De Rose si invola in serpentina e serve Biancolino, l’Atletico si salva in corner. Finisce dopo 4 minuti di recupero con la squadra festante sotto la curva Sud. Il Cosenza è tornato.

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