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L’università Mediterranea ritira la sovrattassa e dunque a vincere questa volta sono stati gli studenti. La decisione arriva al termine di una giornata iniziata con un’assemblea plenaria in aula magna d’ateneo occupata da dieci giorni, continuata con un corteo di protesta sul corso principale della città fino al presidio di centinaia di studenti sotto i balconi del Rettorato, in attesa delle sedute straordinarie di Senato accademico e Consiglio d’amministrazione.
Unico punto all’ordine del giorno: la discussione sulla proposta degli studenti di ritirare il contributo fisso di facoltà, applicato con delibera dei Consigli delle facoltà di Architettura (120 euro), Ingegneria (80 euro), Giurisprudenza (75 euro). Alla fine il Consiglio di amministrazione ha deliberato il ritiro, predisponendo l’istituzione di una commissione paritetica composta da docenti e studenti che valuterà l’eventuale proposta di contributi fissi di facoltà per il prossimo anno accademico, ma alla fine di un percorso condiviso e trasparente. Inoltre si decide di intensificare i rapporti con la Regione per reperire risorse finanziare aggiuntive e consolidabili entro la definizione del Manifesto degli studi per l’anno accademico 2011/2012.
Comunicato l’esito delle due riunioni agli studenti che dalle 14 presidiavano via Diana (tra Villa Zerbi e Corso Garibaldi) con cori da stadio, tamburi e slogan all’insegna dell’ironia sotto lo sguardo attento delle forze dell’ordine, i manifestanti esplodono in un urlo di gioia. Soddisfatte le rappresentanze studentesche d’ateneo che hanno condotto la trattativa al tavolo dei massimi organi collegiali. Soddisfatto anche il Collettivo Unirc (una sorta di regista della protesta) che comunque non abbassa la guardia e, con Luca Lombardi, ricorda al megafono che «siamo solo all’inizio. Nessuno ha voglia di arrendersi. Da domani continueremo a lottare per una gestione partecipata del bilancio d’ateneo». Contento anche il rettore: «Oggi è una bella giornata per l’intera comunità che si sta rinsaldando attorno all’istituzione in cui si riconosce. Hanno vinto gli studenti. Ci angosciava essere distanti da loro e col concorso di tutti abbiamo ritirato il contributo fisso di facoltà. Che infatti ha registrato l’unanimità sia in Senato che in Consiglio d’amministrazione. Una giornata di grande democrazia».

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