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Si aggrava la situazione in cui versa la società giallorossa, e l’ultima domenica vissuta sul rettangolo del Ceravolo, è stata solo l’ultima delle scena di questa lunga rappresentazione. Non è più solo un fatto tecnico. Le sconfitte, ormai, sembrano essere passate in secondo piano. Quello che più di tutto preoccupa è l’atteggiamento di calciatori e società. I primi, dopo mesi di sacrifici, hanno messo in piazza tutto la loro frustrazione. Stipendi non corrisposti da mesi, spogliatoi sporchi, acqua fredda e mancanza di attrezzatura tecniche. Il minimo che si dovrebbe garantire per pensare di mettere nelle condizioni una squadra di lavorare con serenità.
Venerdì scorso i calciatori hanno incrociato le braccia rimanendo negli spogliatoi. «Niente allenamenti – ha detto il capitano Ciccio Corapi (in foto) – sino a quando non cambierà qualcosa. La squadra scenderà in campo solo in occasione delle partite di campionato».
L’iniziativa dei calciatori, domenica scorsa, di sedersi per un minuto dopo il fischio d’inizio non è andata giù ad una parte della dirigenza presente allo stadio. Grida ed insulti nei confronti dei calciatori hanno decretato la definitiva rottura tra le parti. Intanto il tanto atteso bonifico da Monfalcone, non è mai arrivato anche se dal Friuli fanno sapere che dovrebbe arrivare entro oggi. incenzo D’ambrosio, ds designato da Di Vincenz per ridare consistenza tecnica al gruppo, è ancora in città per trovare soluzioni alternative al gruppo di Monfalcone.Oggi la ripresa degli allenamenti. C’è attesa di vedere quale sarà la decisone dei calciatori.

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