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«Se quello che afferma il presidente della Sampdoria Garrone corrisponde al vero, allora la decisione di allontanarlo è giusta. In qualsiasi caso, non vorrei mai Antonio Cassano nella mia squadra». Il tecnico boemo del Foggia, Zdenek Zeman, commenta così la querelle tra Fantantonio e il club doriano prima di tenere una lezione seminariale a Bari per il corso di laurea in Scienze delle attività motorie e sportive dell’Università degli studi del capoluogo pugliese.
L’allenatore dei dauni è tornato a commentare il gol di mano segnato al suo Foggia dall’attaccante Biancolino del Cosenza: «Ora – confessa – sono meno arrabbiato. Ho avuto modo di osservare che l’arbitro era girato e non ha potuto vedere. Me la prendo con l’attaccante avversario: il suo non è stato un bel gesto».
Poi esprime un giudizio negativo sull’uso di nuove tecnologie in campo: «Sono assolutamente contrario. «Lo sport – sottolinea – deve restare umano e noi dobbiamo cercare di accettare gli errori». Zeman critica anche la classe arbitrale (“il livello di preparazione che ho riscontrato in Prima Divisione non è alto») prima di indicare ai giovani studenti presenti, oltre 150, il vero senso dello sport: «La cosa più importante in qualsiasi sport è il rispetto delle regole e seguire le proprie passioni. Mio padre, quando ero ragazzo, voleva che io facessi medicina, ma il mio ‘no’ è stato categorico, perchè credevo nel mio talento. Infatti, sono diventato allenatore di nuoto, pallavolo, pallamano e, ovviamente, di calcio».

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