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Gli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Cosenza hanno proceduto questa mattina al sequestro preventivo di beni patrimoniali per un valore complessivo di mercato di circa 500mila euro nei confronti di Andrea Orsino genero del boss di Cetraro (CS) Franco Muto (nella foto).
Il provvedimento di sequestro, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cosenza, Enrico Di Dedda, su richiesta del Procuratore Capo, Dario Granieri e del Sostituto Procuratore Adriano Del Bene, riguarda diversi terreni edificabili ed un fabbricato edificabili ed un fabbricato rurale realizzato su uno dei fondi, ubicati in località Macchie di Cetraro. Orsini era stato già coinvolto nell’operazione Azimuth condotta nei mesi scorsi dalla Dda di Catanzaro contro la cosca Muto ed era sottoposto alla misura della sorveglianza speciale.
«Si tratta di una speciale misura cautelare – spiegano gli inquirenti – disposta ai sensi dell’articolo 30 della normativa antimafia, in base al quale la situazione patrimoniale dei soggetti indiziati di appartenere ad associazioni mafiose o che vivono abitualmente con proventi derivanti da attività delittuose viene costantemente monitorata, avendo tali soggetti, per dieci anni, l’obbligo di comunicare al Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza tutte le variazioni che intervengono nel proprio patrimonio di importo non inferiore a poco più di 10 mila euro. Se ciò non avviene, scattano gravi sanzioni seguite dalla confisca dei beni non segnalati o del corrispettivo derivante dalla loro alienazione». Le indagini avrebbero consentito di appurare che Orsini, già coinvolto nell’operazione Azimuth condotta dalla DDA di Catanzaro e sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, aveva omesso di comunicare le variazioni nella composizione del suo patrimonio.

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