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Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti dell’ex agente del Sisde Nicola Cervone, arrestato dalla squadra mobile di Potenza per calunnia nei confronti dell’ex pm di Potenza Henry John Woodcock, attualmente in servizio presso la Procura di Napoli. Lo si è appreso dal suo legale, l’avv. Giorgio Cassotta. I giudici del Riesame, al momento, hanno depositato solo il dispositivo della decisione, riservandosi di rendere note successivamentre le motivazioni. Cervone, che è già stato scarcerato, era stato arrestato il 30 novembre scorso in esecuzione di un’ordinanza del gip di Catanzaro su richiesta della Procura. L’inchiesta che ha portato all’arresto di Cervone è diretta dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, e dal sostituto Simona Rossi. Secondo l’accusa, l’ex agente del Sisde sarebbe l’autore di alcune lettere nelle quali si accusava Woodcock ed un poliziotto, collaboratore del pm, di una serie di fughe di notizie su inchieste coordinate dallo stesso pm quando era a Potenza. A inviare le lettere, indirizzate ai giornali e ad alcuni uffici giudiziari, fu un agente della polizia in servizio nel commissariato di Cerignola (Foggia), Leonardo Campagna, che è indagato. Le lettere avrebbero mirato a delegittimare Woodcock che, insieme al suo collega Vincenzo Montemurro, ora in servizio alla Procura di Salerno, indagavano sugli intrecci tra politici e criminalità lucana. In un secondo filone dell’inchiesta sono indagati due magistrati della Procura generale di Potenza, Gaetano Bonomi e Modestino Roca, un autista dello stesso ufficio giudiziario ed un imprenditore.

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