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Oltre nove tonnellate di sigarette sono state sequestrate dalla guardia di finanza nel porto di Gioia Tauro. L’operazione è nata da un’attività investigativa condotta dai militari di Gioia Tauro insieme al secondo Reparto del Comando generale della Guardia di Finanza, che si avvale di una vasta rete di agenti dislocati in numerose sedi estere considerate sensibili, potendo, così, monitorare fin dall’inizio determinati traffici illeciti.
In questo contesto, i finanzieri di Gioia Tauro hanno rintracciato, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane, in uno specifico container, proveniente dal porto di Xiamen (Cina) e destinato a Thessalonika (Grecia), le sigarette di contrabbando, nascoste dietro un carico di copertura dichiarato nella documentazione doganale di accompagnamento «pannelli in pvc». Una volta aperto il contenitore, dietro i primi colli di Pvc, sono state rinvenute 48.250 stecche di sigarette «Marlboro».
Il valore della merce ammonta ad oltre due milioni di euro, mentre i tributi evasi sono pari a un milione e 850 mila euro. Il prodotto è stato esaminato e l’azienda detentrice del marchio ha confermato la contraffazione dei campioni inviati. Sono 70, complessivamente, le tonnellate di sigarette di varie marche sequestrate nel 2010 nel porto di Gioia Tauro, di cui quaranta sono risultate anche contraffate con conseguente rischio per la salute dei consumatori.

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