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Due provvedimenti di sequestro di nei confronti di esponenti della ‘ndrangheta della città capoluogo di provincia e di Taurianova sono stati eseguiti dalla polizia di Reggio. Il primo sequestro ha riguardato Luciano Lo Giudice, 34 anni, esponente dell’omonima famiglia, in carcere da tempo.
Si tratta di una villa a due piani, situata al rione Pellaro, ed intestata a Paolo Gatto (arrestato ieri dalla Squadra mobile), ma nella disponibilità di Lo Giudice;del patrimonio aziendale della ditta «Legnami Zoccali», con sede al rione San Gregorio di Reggio Calabria, impegnata nella lavorazione del legno; il capitale sociale dell’azienda «Zeta legno s.r.l. uni personale» con sede sempre al rione reggino si s. Gregorio; del capitale sociale e del patrimonio aziendale della ditta «Legnami Zoccali s.r.l.» con sede sociale in Reggio Calabria (Ponte della Libertà); di una collana girocollo con diamanti, rinvenuta durante la perquisizione seguita all’arresto di Paolo Gatto; conti correnti riconducibili alle società sottoposte a sequestro.
Il valore stimato dei beni è di due milioni di euro. Il secondo provvedimento di sequestro (con contestuale confisca), emesso dal tribunale Misure di prevenzione di Reggio Calabria, ha riguardato Giovanni Siclari, 46 anni di Taurianova. In questo caso si tratta di due terreni e di un immobile, situati a Taurianova, il cui valore è di mezzo milione di euro.

TRA I BENI SEQUESTRATI, UN PREZIOSO COLLIER
Tra i beni anche un collier incastonato di diamanti per 42,02 carati, sequestrato dalla polizia a Luciano Lo Giudice, che era già detenuto e che ha ricevuto ieri, insieme ad altre quattro persone, un’ordinanza di custodia emessa su richiesta della Dda reggina in seguito alle dichiarazioni del fratello, Antonino, che è diventato recentemente collaboratore di giustizia. Nell’occasione, la squadra mobile gli ha notificato un sequestro penale. Oggi, invece, gli è stato notificato il decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Reggio-Sezione misure di prevenzione.
Lo Giudice, era stato arrestato il 19 ottobre 2009, in esecuzione di un’ordinanza cautelare, con l’accusa di avere intestato a prestanome parte del suo patrimonio mobiliare ed immobiliare al fine di eludere le norme in materia di misure di prevenzione.
A Lo Giudice, in particolare, sono stati sequestrati una villa a due piani arredata lussuosamente, realizzata su un terreno di 1.800 metri quadrati a Pellaro, con piscina, palestra e garage, intestata a Paolo Gatto (nella cui abitazione è stato trovato il collier), di 42 anni, che è stato arrestato oggi dalla squadra mobile; il patrimonio aziendale della ditta individuale «Legnami Zoccali»; il capitale sociale ed il patrimonio aziendale della società «ZETA legno s.r.l. Unipersonale»; il capitale sociale e patrimonio aziendale della società «Legnami Zoccali srl». conti correnti riconducibili alle società. Il valore dei beni sequestrati a Lo Giudice ammonta a circa due milioni di euro. La polizia ha anche provveduto al sequestro, con contestuale confisca, di due terreni ed un immobile, per un valore di 500 mila euro, a Giovanni Sicari, di 45, di Taurianova, ritenuto affiliano all’omonima cosca.

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