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di ANTONIO MUTASCI
E’ venuto a mancare, all’età di 83 anni, Enzo Bearzot, tecnico della Nazionale mundial 1982. Il “Vecio” lascia un grande vuoto negli sportivi italiani e in quelli di tutto il mondo. Anche la Basilicata è stata colpita da questa notizia. In particolar mondo Matera, città del Campione del Mondo, Franco Selvaggi. Suo è il ricordo di quello che è stato il tecnico per eccellenza.
«La notizia mi coglie di sorpreso e mi addolora. Bearzot era un uomo straordinario, prima di essere un grande allenatore. Un maestro di vita e poi un maestro di calcio. Ha dato tanto a tutta la nazione. E ha dato tanto anche a noi giocatori.
Credo che oggi – continua Ciccio Selvaggi – non ci sono persone come lui in questo calcio. Bearzot era uno che dopo il Mondiale poteva fare tanti soldi, invece ha preferito mantenere il suo stile, non cedendo ai facili guadagni. Una figura del genere non esiste nel calcio moderno.
A livello personale, sono tanti i gesti e i ricordi che mi legano a lui. Alcuni di questi sono molto personali e non mi va di renderli pubblici. Però posso dire senza problemi che era una persona a cui era impossibile non voler bene. Sapeva dare consigli paterni. Ci lascia un uomo davvero unico».
Selvaggi quando parla del suo tecnico è turbato ed emozionato. Un pezzo del suo cuore oggi non c’è più. Un ricordo che resta indelebile nel suo cuore.
«Lascia in eredità a noi tutti il suo stile e il suo carisma. Un vero esempio di vita».

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