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di ALESSANDRO GALELLALeggere sul Quotidiano dell’incontro con Livia Turco mi ha suscitato una serie di riflessioni. Livia Turco dice: “Questa è un’isola felice”. E si, ma giustamente lei arriva nella regione rossa del mezzogiorno e trova uno stuolo di personaggi sorridenti, sazi fino alla punta dei capelli. Sono loro, i protagonisti della realizzazione di un sistema che non perde mai, che riesce ad assicurare alla classe politica e ai suoi amici un benessere eterno, le rielezioni in Basilicata sono una certezza. Una struttura di potere perfetta, una macchina da guerra imbattibile che in ogni “scontro” elettorale, non perde un colpo. (…) Vivere in regioni rosse in Italia ha sempre comportato una serie di vantaggi e un infinità di svantaggi. Basti pensare all’Emilia Romagna o l’Umbria, posti dove il centrosinistra come in Basilicata sembra imbattibile. In queste regioni girando per le strade, per i ristoranti, conosci tanta gente di sinistra, orgogliosa di esserlo, ma orgogliosa anche del posto in cui vive, della qualità della vita che il sistema politico ha garantito. La Basilicata invece si è presa solo la parte peggiore. Nella mia regione il centro sinistra governa la mia Regione, la mia Provincia, la mia città, ma io di gente felice e orgogliosa non ne riesco proprio a trovare. I lucani continuano a sottoscrivere ogni volta che si vota un contratto che garantisce solo la loro infelicità. Ma come è possibile questo schifo? Molti dicono non c’è una vera alternativa. Bene allora creiamola! Altrimenti continueranno a venire personaggi come Livia Turco a dire: “Qui siete in un isola felice” mentre tutti invece vogliono scappare. Ma l’assurdo deve ancora raggiungere l’apice, e sì, perché è proprio il Vicepresidente del Consiglio Europeo, che deve dire ad una dirigente nazionale che i leader del Pd sono dei coglioni. Insomma un vicepresidente che viene da una zona della Basilicata, con un grandissimo calo demografico, con una percentuale di disoccupazione elevatissima, dove l’emigrazione giovanile è in continuo aumento, dove il turismo della costa non è mai decollato, lui definisce i vertici del Pd nazionale dei coglioni! Ebbene si miei cari lucani, perché invece qui siamo in un’isola felice, forse non ve ne eravate accorti, forse quelli che emigrano, quelli che scappano, quelli che vivono di stenti, non si sono accorti di questo benessere! Allora forse è legittimo che io sconcertato mi chieda: ma i veri coglioni chi sono?

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