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MARATEA – Si allungano i tempi per la riapertura della SS 18 Tirrena Inferiore chiusa al confine tra Maratea e Sapri per una frana dal 24 novembre scorso. L’Anas ha prorogato i termini al 30 gennaio 2011. Oggi, intanto, riunione dei cittadini per decidere eventuali forme di protesta. Tra il 2006 e il 2007, la strada statale che costeggia il Golfo di Policastro è stata chiusa per una frana a località Castrocucco per sei mesi. Nel 2009 è stata chiusa per due mesi dopo un incendio che distrusse anche 60 ettari di Pineta, tra Acquafredda e Cersuta, e poi a dicembre per la caduta di grossi massi sempre nelle stesse località. Nel 2010 le cose non sono migliorate: chiusura a febbraio ad aprile e a novembre. All’origine smottamenti di terreno e caduta massi a località Ogliastro e Canale di Mezzanotte, al confine tra Sapri e Maratea. Quest’ultima è avvenuta il 24 novembre scorso. L’Anas, in un primo momento, aveva parlato di una riapertura entro il sette dicembre, poi la previsione è stata spostata al 20. Ma nemmeno questo termine è stato rispettato e adesso, con l’ultima ordinanza, l’azienda ha prorogato la chiusura della strada e la probabile ultimazione dei lavori al 30 gennaio 2011. Un déjà vu per gli abitanti delle frazioni vicine alla frana che consapevoli della necessità dei tempi e delle difficoltà che richiedono lavori particolari come quelli per la messa in sicurezza di costoni interessati da movimenti franosi, vogliono vederci chiaro su alcuni aspetti ritenuti “poco convincenti”. Per questo oggi pomeriggio si incontreranno ad Acquafredda, per un confronto ed anche per valutare eventuali forme di protesta. “I disagi sono tanti e vanno avanti da tanto tempo” dice un abitante di Acquafredda. La strada è utilizzata quotidianamente da studenti e lavoratori che si spostano tra le due cittadine, ma anche dai turisti e dai fornitori delle attività commerciali. Per chi non può utilizzare il treno, il percorso alternativo è quello lungo la provinciale 104 per Trecchina e Castrocucco e la SS585 Fondo Valle del noce: circa 40 chilometri in più. Il tratto chiuso è compreso tra i km 218,300 e 219,000 tra Sapri e Maratea. “La limitazione al traffico – spiega l’Anas in una nota – era stata già attivata nelle scorse settimane a causa di una frana verificatasi al km 218,000, ma i previsti lavori di ripristino del costone roccioso non sono stati completati a causa delle avverse condizioni metereologi che hanno colpito negli ultimi giorni numerose zone della provincia di Salerno, della Basilicata e della Calabria”. L’Anas, tuttavia, condizioni meteo permettendo, conta di chiudere i lavori prima del 30 gennaio. Mentre il sindaco di Sapri, Vito D’Agostino, ritiene che entro la fine dell’anno sarà emesso il decreto per i fondi necessari. «Il Comune ha effettuato la mappatura del territorio, sono stati effettuati sopralluoghi congiunti dell’Anas, Comune e Protezione civile, è stato predisposto il piano di intervento e sono stati acquisiti i nulla osta dai proprietari dei terreni – dice D’Agostino – Non credo ci voglia molto per lo stanziamento dei fondi».

Francesco Zaccara

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