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La donna il cui cadavere è stato trovato giovedì scorso sulla spiaggia tra i Laghi di Sibari e Marina di Sibari, a Cassano allo Ionio, e di cui ancora non si conoscono le generalità è stata uccisa. E’ quanto emerso dall’autopsia, eseguita ieri dalla quale è stato accertato che la donna è stata uccisa con molta probabilità in un luogo diverso da dove è stato ritrovato il corpo, e colpita con un corpo contundente. Il corpo è poi rimasto sul bagnasciuga per alcune ore.
A disporre l’autopsia, eseguita dal medico legale Walter Caruso, primario di Anatomia patologica, è stata la Procura di Castrovillari. La donna, che indossava solo un reggiseno rosso, abbassato sulla vita, un paio di calzini celesti e tre collanine di metallo bianco (nella foto), presentava una ferita lacero contusa alla testa. Secondo quanto è emerso dall’autopsia, avrebbe riportato un trauma cranico con sfondamento della teca e lesioni occipitali.
La donna pesava 51 chili, aveva circa quarant’anni, ed è stata massacrata con un corpo contundente che le ha sfondato il cranio e non è stata uccisa dove è stato trovato il corpo. L’analisi delle fratture ossee ha provato che la donna stata colpita più volte alla faccia con un oggetto che le ha sfondato la scatola cranica, provocandone la morte prima d’essere gettata in mare.

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