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Una famiglia sterminata in soli 15 giorni. Il 24 dicembre, è morto il diciassettenne Emilio Stirparo, che era ricoverato in coma farmacologico all’ospedale Cardarelli di Napoli. Il 20 dicembre scorso, esattamente nove giorni dopo il marito Francesco Saverio Stirparo, elettricista, di 52 anni, anche la moglie Sonia Gualtieri, casalinga, di 50, madre di emilio, era deceduta nello stesso reparto grandi ustionati dell’ospedale Perrino di Brindisi.
La coppia era rimasta gravemente ferita, il 4 dicembre scorso, insieme al figlio nell’esplosione, causata da una fuga di gas, avvenuta all’interno di un alloggio di edilizia residenziale pubblica che la famiglia era in procinto di lasciare proprio il giorno dopo la tragedia, materializzatasi il 4 dicembre.
L’esplosione ha distrutto l’abitazione in contrada Margherita, alla periferia nord di Crotone. Marito e moglie erano stati trasferiti in eliambulanza all’ospedale di Brindisi, con ustioni sul 75% del corpo. Mentre il figlio era ricoverato, già dal 4 dicembre, all’ospedale Cardarelli: presentava ustioni di secondo e terzo grado e rischiava l’amputazione di alcuni arti. La coppia ha lasciato altri due figli: Mario, già sposato, e Marco, che quella tragica notte dormiva nell’appartamento nuovo, che la famiglia avrebbe dovuto raggiungere l’indomani. La data dei nuovi funerali non è stata ancora fissata; si terranno nella chiesa di Santa Rita, che ha già accolto il feretro del padre e della madre di Emilio.

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