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Una busta con un proiettile e una richiesta estorsiva è stata recapitata la mattina della vigilia di Natale al presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra. Si tratterebbe di un messaggio dalle finalità poco chiare: nel testo della lettera si fa infatti richiesta “estorsiva” di 130mila euro e si minacciano ritorsioni contro i familiari dell’ex consigliere e assessore regionale. Il messaggio è stato recapitato presso l’abitazione privata di Pappaterra, a Mormanno. Ed è stato il diretto interessato a denunciare l’accaduto ai carabinieri. La matrice del gesto resta difficile interpretazione, vista la compresenza di tre elementi discordanti: il proiettile che rappresenta la “minaccia immediata”, la richiesta di soldi e la “minaccia futura” di possibili ritorsioni a carico dei due figli.
Intanto si apprende che la Procura della Repubblica di Castrovillari ha aperto un’inchiesta dopo l’intimidazione subita da Domenico Pappaterra. Sulla vicenda vige, al momento, uno stretto riserbo da parte degli investigatori. «Si tratta – ha detto Pappaterra – di un episodio grave che, ovviamente, turba la quiete familiare, specie durante il periodo festivo. La mia lunga attività è sempre stata improntata alla massima dirittura morale e politica, che peraltro è ben nota. E questo, ancor di più, mi lascia perplesso rispetto a quanto è accaduto».

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