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E’ stato rimosso intorno alle 9 il blocco attuato da un centinaio di aderenti al movimento per la difesa del territorio «F. Nisticò» sulla strada d’accesso alla discarica di Pianopoli, in provincia di Catanzaro. «Gli attivisti – spiega una nota – hanno deciso di togliere il blocco con l’arrivo dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico che, su precisa richiesta degli stessi manifestanti, sono intervenuti per verificare i rifiuti che i camion sversano nella discarica».
Un centinaio di aderenti al movimento Rete per la difesa del territorio «Franco Nisticò», aveva bloccato da ieri sera la strada di accesso alla discarica. «In una Calabria che ormai da quasi 15 anni vive l’esperienza del commissariamento per l’emergenza rifiuti, senza ad oggi prospettare uno straccio di soluzione, l’arrivo del nuovo anno significherà l’arrivo di un’enorme quantità di rifiuti da tutta la regione in quella che praticamente è l’unica discarica attiva: Pianopoli». Questa la motivazione che ha portato al blocco: «La politica tutta – sostengono in una nota gli attivisti del movimento – riconosce solo discariche e inceneritori, molto proficui per chi li gestisce, ma molto dannosi per la salute dei calabresi».
I manifestanti avevano chiesto l’intervento dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe) per verificare il contenuto dei camion che attualmente si trovano fermi al presidio. La presenza dei carabinieri del Noe è stata chiesta, hanno spiegato i manifestanti, dopo che gli autisti di due camion che hanno scaricato prima dell’inizio del blocco, hanno riferito di avere trasportato le ceneri della combustione del termovalorizzatore di Gioia Tauro (Rc).

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