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I consiglieri regionali del centrosinistra Carlo Guccione, Bruno Censore, Mario Franchino, Francesco Sulla, Antonio Scalzo, Ferdinando Aiello e Ottavio Bruni in un manifesto fatto affiggere in vari centri della regione scongiurano lo «smantellamento degli ospedali di montagna. Bisogna garantire i livelli essenziali di assistenza anche a chi vive nelle aree interne della Calabria».
«Il centrodestra – aggiungono i consiglieri – vuole chiudere gli ospedali di Acri, San Giovanni in Fiore, Serra San Bruno e Soveria Mannelli, lasciando in queste realtà solo un reparto di venti posti di Medicina generale e un Pronto soccorso per il trattamento delle urgenze minori e assicurando solo una prima stabilizzazione del paziente ad alta complessità da trasportare all’ospedale generale di riferimento. Questo è quello che la Giunta regionale vuole realizzare. Non vogliono assolutamente tenere conto che queste sono aree disagiate, con una rete viaria complessa e difficile da percorrere soprattutto nel periodo invernale». «Invece di mettere al bando sprechi e privilegi – concludono i consiglieri – vogliono negare l’assistenza sanitaria alle popolazioni che vivono in montagna. Basta, dunque, annunci e propaganda: è ora di passare dalle parole ai fatti».

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