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«Io credo molto nel Pd, ci ho investito e non mi sono spostato quando alcune sirene mi tentavano. Ma credo in un Pd diverso da quello che si esprime così. Non tanto per quanto riguarda la mia vicenda, ma perchè il partito deve avere al centro la discussione plurale e partecipata». A dirlo è il sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini, all’indomani della riunione del coordinamento provinciale del Pd di Cosenza che ha approvato un documento in cui si boccia la sua ricandidatura. «Per quanto mi riguarda – aggiunge Perugini – io ho un compito, che è quello di dare conto agli elettori del mandato che mi è stato conferito cinque anni fa. Devo andare avanti da un punto di vista istituzionale». «Alla riunione di ieri – afferma il sindaco – non sono stato invitato e non so che riunione fosse. Poi la politica fa quello che vuole. Se sono rimasto sorpreso? Eravamo rimasti d’accordo che ci saremmo sentiti dopo le vacanze. Non so che tipo di decisione sia stata». Nel documento approvato al termine della riunione del Pd di Cosenza si riconosce a Perugini di avere operato in un “quinquennio di grandi mutamenti politici, economici e sociali che hanno profondamente segnato la vita del mondo e dell’Italia». Il documento prosegue sostenendo che «in maniera chiara e condivisa è emersa, l’esigenza improrogabile di affidare questa nuova fase politica ed amministrativa ad un nuovo protagonismo».

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