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CHE il costo della vita sia elevato è cosa risaputa. Ma è ancora più preoccupante
quando a causa della crisi occupazionale e dei numerosi cassintegrati (che in
busta paga si trovano con solo 800 euro al mese)molte famiglie non riescono a tirare avanti fino a fine mese. A rallegrarsi, invece, sono alcuni emigranti dal
Vulture, in Basilicata nel nord Italia che lavorano nella ricca e prosperosa
Svizzera italiana. A fine mese, da un po’ di tempo, si trovano in busta paga alcune centinaia di franchi svizzeri (equivalente a circa 200 euro) grazie al franco svizzero ben stabilizzato e a causa dell’euro che perde valore. A testimoniare questa situazione è M.V., che vive a Cannobio e lavora a Locarno (in foto) da circa 20 anni: «Dai contatti quotidiani avuti con i parenti nel sud Italia, i quali si lamentano per il costo della vita abbastanza elevato, devo sottolineare che qui da noi, il tenore di vita è sopportabile ed abbastanza vivibile. Nella busta paga, da qualche mese, mi trovo centinaia di franchi in più, una volta trasformati in euro.
Evidentemente l’euro col passare dei mesi, perde valore a differenza del franco svizzero, abbastanza stabilizzato ». E’ questa la considerazione di una emigrante del Sud Italia sul costo della vita. Quasi quasi c’è chi rimpiange la lira.

Lorenzo Zolfo

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