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«Dove era il presidente della Provincia, Mario Oliverio, quando l’ospedale di San Giovanni in Fiore si stava spegnendo come una candela, come più volte da lui stesso detto? Dov’era il deputato Franco Laratta quando l’ospedale raggiungeva una condizione inimmaginabile come da lui stesso affermato? Dov’era il Pd quando l’ospedale raggiungeva i livelli bassi che ha raggiunto oggi?». Lo afferma il sindaco di San Giovanni in Fiore Antonio Barile in merito alle polemiche sulle conseguenze del piano di rientro dal debito sugli ospedali di montagna. «Come mai – aggiunge – tutti questi soggetti solo oggi riscoprono l’amore per il nostro ospedale? Forse perchè alla guida della Regione c’è uno che si chiama Scopelliti e alla guida della città c’è Antonio Barile. Forse loro non sanno che l’ospedale, dati i numeri che loro passivamente in tutti questi anni hanno fatto raggiungere, doveva essere chiuso. Forse non sanno che Scopelliti, con coraggio ha deciso di mettere in atto il Piano di rientro, che più volte annunciato da altre amministrazioni regionali, non è mai stato messo in campo. Oggi l’ospedale, già in agonia, viene salvato, pur se con i dimensionamenti dettati dalle esigenze di un piano di rientro. Quelli che hanno amministrato il nostro paese, ed hanno un nome e cognome, non possono nascondere la loro incapacità e il fallimento nella gestione della sanità nascondendosi dietro manifestazioni di piazza che hanno il solo intento di screditare una nuova classe dirigente. Mi sono rifiutato e mi rifiuto di partecipare a manifestazioni di piazza che tendono a coprire le malefatte del passato, anche se, alcune volte, sono state in buona fede, organizzate da soggetti diversi da quelli citati». «Il nostro ospedale – conclude Barile – si salva solo se saremo in grado, insieme ai tecnici della sanità, di proporre soluzioni economicamente valide e che abbiano una logica. Scopelliti e la Regione non hanno dimenticato San Giovanni in Fiore, e insieme a noi hanno raccolto la sfida di risollevare questo paese, dimostrandolo in sette mesi di amministrazione, in vari settori dell’attività amministrativa. Lo dimostreranno anche con l’ospedale».

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