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Il gip di Catanzaro ha autorizzato la proroga delle indagini sulla costruzione di parchi eolici in Calabria in cui sono coinvolte 34 persone e chiesta qualche settimana fa, dal sostituto procuratore della Repubblica, Carlo Villani.
Tra gli indagati figurano l’ex presidente della Giunta regionale, Agazio Loiero, e due ex assessori dell’esecutivo di centrosinistra in carica nella passata legislatura, Nicola Adamo e Diego Tommasi, oltre a imprenditori e funzionari regionali. Le accuse ipotizzate nei confronti degli indagati sono, a vario titolo, associazione per delinquere finalizzata alla concussione, corruzione, abuso d’ufficio e falso.
L’inchiesta riguarda una presunta tangente di due milioni e 400 mila euro pagata ad esponenti politici da imprenditori interessati ad entrare nell’affare dell’eolico in Calabria, ma anche l’iter realizzativo dei singoli parchi e le procedure attivate dopo le richieste avanzate da varie società. Complessivamente sono 262 le richieste giunte alla Regione per realizzare parchi eolici in Calabria, alcuni anche di due o tre pale soltanto. Di queste una trentina sono state autorizzate, mentre i parchi già realizzati sono 24.
Al pm Villani, intanto, stanno arrivando le informative sui singoli parchi realizzate dalle varie forze dell’ordine. Gli investigatori stanno compiendo verifiche su tutti i parchi eolici per accertare se questi, sono stati realizzati in maniera difforme rispetto ai progetti autorizzati dalla Regione Calabria e se vi siano irregolarità nelle procedure di autorizzazione. L’inchiesta dovrebbe essere suddivisa adesso in tanti filoni, il principale dei quali resta quello relativo al presunto pagamento della tangente. Poi il materiale, raccolto in 126 faldoni, sarà suddiviso per ogni singolo parco.

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