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Parte dalla Basilicata la richiesta, unanime, di «formalizzare» l’Inno di Mameli quale inno ufficiale della Repubblica Italiana: il Consiglio regionale infatti, nel corso della riunione di oggi, ha approvato all’unanimità una proposta di legge costituzionale sulla modifica dell’articolo 12 della Carta, in base a una delibera della giunta regionale dello scorso settembre. «La Basilicata – ha detto il governatore lucano, Vito De Filippo – che per prima aiutò Garibaldi 150 anni fa, oggi fa unanimemente un atto significativo promuovendo la proposta di legge costituzionale che riconosce finalmente l’Inno di Mameli quale inno italiano. E il fatto che un atto di questa portata avvenga all’unanimità rende più forte il messaggio e dà più speranze sul buon esito dell’iniziativa». I lavori del Consiglio regionale sono durati per tutta la giornata. Nell’ordine del giorno sono stati inseriti molti punti: tra quelli approvati c’è anche l’istituzione della riserva naturale speciale «Calanchi di Montalbano Jonico», in provincia di Matera. Nel corso della riunione, poi, l’assessore all’agricoltura, Vilma Mazzocco, ha illustrato la situazione dell’Arbea e dell’Agea, in base a una richiesta dell’opposizione su una comunicazione dell’Unione Europea: il particolare, l’assessore ha evidenziato che «nell’ultimo trimestre del 2010 ammontano a circa 30 milioni di euro i pagamenti per lo sviluppo rurale effettuati in Basilicata sulla base dei finanziamenti del fondo Feasr, con un importo «pari alla somma di quanto pagato in tutti gli anni precedenti per l’applicazione del programma Feasr 2007-2013».

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